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Circolo tennis, blitz degli agenti

Sono state rimosse mattonelle e assi dal piazzale e si registrano danni all’impianto di irrigazione e ad una rete dei campi in terra rossa. Fa discutere ed acuisce le polemiche il trasloco del circolo tennis Antonio Boselli, costretto a lasciare gli impianti sportivi del Parco Muro delle Lame dopo l’affidamento della gestione da parte del Comune ad un raggruppamento  temporaneo di imprese che si è aggiudicato l’appalto e che è formato da Sporting club e Polisportiva Promo Tennis.

Nei giorni scorsi ci sono stati ben due sopralluoghi da parte della polizia municipale per accertare eventuali danni alle strutture che alcuni soci del circolo hanno immortalato in un video. Ora l’amministrazione si dice pronta ad avviare nuove azioni legali.

“Ho dato mandato agli uffici di accertare se ci sono i presupposti per avviare azioni penali e civili nei confronti di chiunque abbia cagionato danni ad un bene pubblico”, dice il sindaco Francesco Menna, “il fatto che ci sia un trasloco in atto, effettuato tra l’altro durante il periodo di zona rossa, non autorizza a smantellare la struttura”.

Smentisce danneggiamenti la presidenza del circolo. “I campi da tennis sono in perfetto stato”, sostiene dal canto suo l’avvocato Gabriele D’Ugo, “ci stiamo limitando a togliere le strutture di proprietà del sodalizio. Il Comune con una pec inviata il 24 dicembre ci ha invitato a lasciare i locali, dandoci dieci giorni di tempo per traslocare. Ci siamo quindi attivati nonostante il periodo festivo e le restrizioni Covid. Mi riservo inoltre di presentare una denuncia penale nei confronti di quei soci che in questi giorni  hanno messo in cattiva luce il buon nome del circolo tennis”, conclude D’Ugo.

Insomma continua il braccio di ferro tra il Comune e il sodalizio che, lungi dall’essere unito in un momento così difficile,  è lacerato da forti contrapposizioni interne. E’ di questi giorni la notizia di un gruppo di soci che con una lettera aperta ha chiesto la convocazione dell’assemblea generale e le dimissioni del presidente sul presupposto che D’Ugo, il cui operato viene contestato,  stia prendendo decisioni al di fuori della ordinaria amministrazione nonostante le dimissioni di cinque membri del direttivo. La replica di quest’ultimo non si è fatta attendere.

“Le dimissioni richieste sono pretestuose e senza alcun supporto statutario”, ribatte il responsabile del sodalizio, “la mia presidenza, con l’indispensabile e autorevole supporto dei tanti soci che quotidianamente mi chiedono di non far precipitare nell’oblio il lavoro quarantennale della nostra associazione, garantirà il pieno rispetto delle regole e degli articoli statutari”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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