Finisce sulla scrivania della Corte dei Conti la concessione in comodato d’uso gratuito del villino Ritucci Chinni. L’edificio in stile Liberty è stato donato nei mesi scorsi dal Comune, che è proprietario dell’immobile, alla parrocchia del quartiere San Paolo che ne ha fatto richiesta tramite Don Gianni Sciorra, per trasformarlo in Oratorio, nonostante la proposta di un privato che era intenzionato ad acquistarlo per 135mila euro.
A chiedere l’intervento della magistratura contabile è stato il consigliere di minoranza, Edmondo Laudazi (lista civica Il Nuovo Faro), che ha ipotizzato il danno erariale a carico delle casse comunali.
Ed è stato lo stesso sindaco Francesco Menna a darne notizia ieri in consiglio comunale, durante la discussione sul programma per il riequilibrio dei conti pubblici, uno degli undici punti all’ordine del giorno dell’assemblea cittadina. Tra gli argomenti in agenda anche il regolamento del verde sul quale sono stati presentati 115 emendamenti dalle minoranze.
“Vengo denunciato per aver ceduto in comodato d’uso gratuito un villino che verrà ristrutturato a spese della parrocchia e restituito alla collettività”, rimarca il sindaco, “stiamo parlando di un immobile in totale stato di abbandono che verrà destinato ad Oratorio per un quartiere di 12mila anime. E’ questa la mia colpa? Risponderò alla Corte dei Conti, come ho sempre fatto, nel momento in cui la magistratura contabile me lo chiederà. Probabilmente il consigliere Laudazi sta tutelando qualcuno che era interessato all’acquisto e che era sempre presente alle aste pubbliche”.
La denuncia di Laudazi risale al 21 luglio. Con la nota, indirizzata alla Procura generale della Corte dei Conti dell’Aquila e per conoscenza al Collegio dei revisori del Comune, il consigliere chiedeva l’annullamento in autotutela del provvedimento adottato dalla giunta e accertamenti d su “profili di illecità contabili”.
Buona parte della mattina e del pomeriggio è stata dedicata alla situazione finanziaria del Comune.
“La maggioranza di centrosinistra, inchiodata alle sue responsabilità dagli organismi di controllo, vota un programma di riequilibrio dei conti pubblici che vincolerà le prossime amministrazioni comunali a risarcire oltre 16 milioni di euro”, sostengono Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Alessandro D’Elisa, Davide D’Alessandro, “non vengono però indicate le coperture, cioè non si specifica dove le prossime amministrazioni dovranno tagliare e risparmiare. Si indica solo che il problema del disavanzo viene rinviato ai posteri e poco importa che i revisori dei conti abbiano dato un parere non favorevole. Si sposta tutto il problema in avanti, nella speranza di vivacchiare e sopravvivere fino alle elezioni, mantenendo inalterata la capacità di sperpero e spreco su cui si regge questa amministrazione”.
Anna Bontempo (Il Centro)
