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Autoporto, Assovasto: “Occorre fare in fretta”

“La riconversione dell’autoporto rappresenta una opportunità unica ed irreperibile per il territorio. Non lasciamocela sfuggire. La politica faccia squadra”. Arriva dall’Assovasto – associazione di piccole imprese locali – il  monito  a fare in fretta. Al centro della discussione,  che tiene banco da settimane,  c’è la proposta di acquisto della Engineering 2K, una società per azioni che opera nel settore della logistica.

Stiamo parlando di un investimento pari a 248 milioni di euro e 2.500 addetti per un totale di oltre 3mila occupati a pieno regime. Una vera e propria manna per il Vastese. Tutto lascia credere che si insedierà uno dei  colossi americani  dell’e-commerce (Amazon o Alibaba). Di sicuro, e su questo convengono in tanti,  si tratta di una  occasione che non bisogna lasciarsi scappare. E’ per questo che l’annuncio dell’imminente passaggio in Commissione regionale territorio, trasporti e infrastrutture, presieduta da Manuele Marcovecchio, propedeutica all’esame del consiglio regionale, non è stata vista di buon occhio da chi vuole che si premi sull’acceleratore.

“Non faremo nulla che non serve”, spiega Marcovecchio (Lega), “nessuno vuole perdere tempo, ma le cose vanno fatte bene anche a tutela dell’operazione. Il passaggio in consiglio regionale è necessario per definire l’iter autorizzativo. Decideremo la data la prossima settimana, in sede di riunione di capigruppo”.

La preoccupazione, però, è che si perda del  tempo prezioso e ad approfittarne potrebbero essere altri territori al confine con San Salvo. E’ il caso della vicina Termoli nel Molise, dove la politica sta scalpitando per l’occasione persa.

Ritengo che il passaggio in consiglio regionale , che è l’organo legislativo per eccellenza, sia necessario, ma il tempo è determinante per questo tipo di investimento”, dice Giuseppe La Rana, direttore dell’Assovasto, “in genere questi gruppi si insediano nell’area geografica che gli consente un investimento certo e veloce. Perdere questa occasione sarebbe veramente un peccato. Nella proposta di acquisto c’è anche l’impegno ad occupare,  nel momento in cui ci sarà bisogno di fare dei lavori, imprese locali con maestranze del posto. Si tratta di una opportunità unica ed irripetibile per il territorio. La politica faccia squadra, non metta i bastoni fra le ruote, è l’invito del direttore Assovasto,  secondo il quale la vendita dell’autoporto di San Salvo e la visita del 23 ottobre del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte al porto di Punta Penna sono gli appuntamenti più importanti”.

Dopo anni di abbandono e di degrado per una infrastruttura inaugurata nel 2008 e mai entrata in funzione, si profila una importante riconversione. La superficie totale individuata per l’insediamento è di oltre 256mila metri quadri con un unico grande capannone.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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