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Niente cementificio nell’Oasi. L’Arci: “Più controlli dell’aria”

“Basta con la politica degli annunci: Comune e Regione passino ai fatti concreti. Sono troppi anni che sentiamo sempre le stesse parole”. Per l’Arci la sentenza del Tar – che ha bocciato il parere favorevole alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca) rilasciato dagli uffici comunali sul cementificio che la Escal vuole attivare a Punta Penna, nella fascia di protezione esterna della riserva di Punta Aderci – è chiara e netta.

Il sindaco Francesco Menna e l’assessore Paola Cianci hanno commentato la sentenza tornando a parlare di riconversione ecologica della zona industriale”, attacca Nicola Salvatorelli, presidente dell’Arci, “ora Comune e Regione passino ai fatti concreti. La sentenza del Tar è netta e lineare: basta inseguire progetti singoli e valutare in maniera spezzettata quanto accade: va valutato l’effetto cumulo di tutte le emissioni e di tutta l’area, nel suo complesso, considerando che una fonte potrebbe essere di moderato inquinamento, ma insieme ad altre fonti il quadro può diventare molto più grave. Negli stessi giorni della sentenza, ancora una volta, sulla spiaggia di Punta Penna – tante volte declamata e orgogliosamente sbandierata dagli amministratori come cartolina della città – molte persone hanno lamentato cattivi odori”.

Secondo il presidente dell’Arci, Salvatorelli, “non è accettabile che dopo tanti anni che queste segnalazioni si ripetono, chi di dovere non abbia mai accertato in maniera documentata, incontrovertibile e netta le cause e agito di conseguenza. Il Comune sia quindi coerente e non riparta ogni volta dalla casella di partenza: si tenga conto di quanto i giudici hanno scritto due anni fa e ci sia una svolta nell’azione amministrativa e politica. In ogni valutazione ambientale si deve tener conto dell’effetto cumulo, va valutata la totalità della qualità dell’aria e una volta per tutte deve essere messa in campo – concretamente e non solo a nelle dichiarazioni politiche del momento – ogni azione possibile per valutare tutte le emissioni, per conoscere e far conoscere ai cittadini cosa respirano, da dove vengono i cattivi odori“, conclude il rappresentante dell’Arci di Vasto.

Anna Bontempo (Il Centro)

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