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Il Comune di Vasto assume cinque vigili urbani

Il Comune assume cinque agenti di polizia municipale, di cui tre andranno a rinforzare l’organico del Comando di piazza Rossetti, mentre gli altri due verranno collocati nei settori più sguarniti. Si profila la fine del precariato per cinque ex dipendenti comunali in possesso dei requisiti previsti dalla legge, cioè  che abbiano maturato almeno tre anni di servizio non continuativi negli ultimi otto anni alle dipendenze del comune di Vasto e che nel frattempo non siano stati assunti a tempo indeterminato da un’altra pubblica amministrazione.

A riaccendere la speranza in chi a suo tempo  rimase fuori dalla precedente stabilizzazione del personale prevista dalla legge Madia,  è l’avviso pubblicato in queste ore all’albo pretorio on line dell’ente che fissa al 13 maggio prossimo la scadenza del termine per la presentazione della domanda.

Ne stabilizziamo subito cinque, di cui tre andranno al Comando della polizia municipale, mentre gli altri due verranno collocati negli uffici comunali dove c’è bisogno di personale”, spiega il sindaco Francesco Menna, “fermo restando il numero di 15 agenti la cui assunzione è prevista nel concorso pubblico indetto nei mesi scorsi”.

La speranza è che la procedura di stabilizzazione venga definita in tempi brevi, visto che il contratto a termine dei cinque vigili stagionali, prorogato ad agosto 2019 di altri dieci mesi, scade il 30 giugno prossimo. Se per quella data non ci saranno le nuove assunzioni il Comando di piazza Rossetti, il cui organico si è drasticamente assottigliato con i pensionamenti e i trasferimenti, non sarà in grado di garantire i necessari servizi. Nel frattempo le minoranze consiliari tornano alla carica, segnalando sviste grossolane nel testo dell’avviso pubblico.

La nuova legge nazionale, la numero 8 del 2020, prevede queste procedure di stabilizzazione che sono, in qualche modo, un atto dovuto verso chi ha maturato i 36 mesi di servizio”, commenta Vincenzo Suriani, capogruppo di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione di vigilanza, “resta da capire come sia possibile procedere a queste stabilizzazioni con un bando che esce e scade in piena pandemia, viziato, come spesso avviene, da refusi e da sviste, come la clamorosa citazione del comune di Milazzo a cui và consegnata la domanda. Il Comune continua con procedure improvvisate anche quando si tratta di applicare semplici leggi nazionali con atti banali e per nulla complessi”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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