Il DPCM dell’11 marzo del governo nazionale prevede che i dipendenti pubblici lavoreranno “in via ordinaria” in Smart working. Con due eccezioni: quelli impegnati nelle “attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza”, a partire come è ovvio dagli operatori sanitari, e quelli che svolgono funzioni “indifferibili da rendere in presenza”.
Lo ricordano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero.
“Spetta proprio alle amministrazioni pubbliche, come ad esempio il Comune, individuare i servizi indispensabili da rendere in presenza – continuano i consiglieri – mentre a tutti gli altri dipendenti che non svolgono tali servizi deve essere consentito di lavorare da casa.”
“Nell’ottica di una assoluta necessità di contenimento delle persone costrette a uscire per lavoro – concludono Suriani e Prospero – le amministrazioni pubbliche facciano la loro parte, concedendo, a tutti i dipendenti non impegnati nella emergenza, il lavoro agile, che consentirà un’ulteriore riduzione di presenza di persone sulle strade cittadine. Il Comune di Vasto faccia la sua parte e dia il buon esempio.”