Il coronavirus, la nuova epidemia globale di questi giorni, ci fa tornare alla mente un altro grande ammalato nel cuore della città: “ il Complesso architettonico Genova Rulli di via Anelli”. Una struttura, poderosa, unica, ma desolatamente vuota.
All’interno esiste una chiesetta: Santa Filomena. Nel 2006, una simile ricchezza, l’ex sindaco Pietrocola la cedette (meglio dire barattò) alla curia vescovile di Chieti — allora Menichelli, oggi Bruno Forte vescovo- con un atto di comodato d’uso della durata di 60 anni. Dal 2006 ad oggi questo capolavoro architettonico è stato però lasciato all’incuria del tempo, al degrado, alla rovina. Abbandonata da ogni amministrazione è divenuta oggetto di incursioni e vandalismi fino all’asportazione di pavimenti in ceramica di Vietri.
Dieci anni affidati al sindaco Lapenna, e 4 anni al nuovo sindaco Menna, hanno mostrato una irresponsabilità totale, un disinteresse pubblico, una ignoranza storica. Il veterano e attuale assessore Giuseppe Forte, (da quindici anni in sella al potere), devoto cattolico e frequentatore di processioni, attuale assessore ai lavori pubblici e alla cultura, – ( le maiuscole non servono perché le azioni amministrative nei due settori sono nulle con la sua assente indifferenza e azione, forse ritiene insignificante questo patrimonio cittadino. Manutenzione, cura, rispetto per un complesso che ha avuto un ruolo importante per Vasto, anche per essere stato sede del famoso Orto Botanico creato da Francesco Romani – uno scienziato vastese, – sono termini che il vocabolario del trio Lapenna, Menna, Forte non contempla.
L’accordo tra Pietrocola e il vescovo Menichelli, stabiliva un comodato di uso a condizione che il Comune di Vasto investisse nel risanamento di questo bene per restituirlo ai cittadini e ai visitatori. Sono trascorsi intanto 16 anni dalla stipula del contratto. Nel frattempo abbiamo avuto una doppia amministrazione Lapenna (dieci anni).
Non sapeva o ha finto di non sapere della esistenza di questo accordo con il vescovo e la curia chietina? A Lapenna, frequentatore di sagrestie cittadine e uomini di chiesa, che conosceva la esistenza di questo contratto con la Curia di Chieti avendolo con vari interventi del sottoscritto sollecitato ad una azione di salvaguardia, di tutela e di riuso, non possiamo che addossargli la responsabilità per non avere agito. Medesima responsabilità addossiamo a Peppino Forte che da 15 anni gestisce potere e soldi pubblici.
Ma la cosa veramente grave è la colpevole indifferenza del sindaco Menna e la sua accidia verso la città; eppure ogni settimana invita l’alto prelato di Chieti a Vasto a presiedere vari convegni al Teatro Rossetti. Molto strano anche il comportamento del vescovo Bruno Forte che pur a conoscenza della stipula contrattuale, nulla dice al Sindaco e al suo omonimo assessore Forte. Forse pensa di far passare il 2021, in cui, scaduti i famosi 15 anni e che nessun intervento migliorativo sarà stato fatto come risanamento e manutenzione, da Menna e Forte, la Curia procederà a rientrare in possesso del bene. Se nel frattempo il Sindaco di Vasto dovesse ignorare questa stipula, può rivolgersi alla segreteria generale del comune richiedendo il contratto di comodato d’uso tra il seminario arcivescovile di Chieti e il comune di Vasto. N. 7651 di repertorio 31 gennaio 2006
Eloquenti le immagini fotografiche che attestano lo stato in cui versano gli interni di questo raro ,unico monumentale edificio. Eloquenti le immagini dei politici in posizione tronfia e soddisfatti delle macerie e del degrado.
Menna Ivo ambientalista storico Lista “la Nuova Terra”.