Non sarà un birrificio, né una birreria, ma un’attività commerciale con bar, pizzeria e pub dove sarà possibile bere “birra artigianale”. Sono stati autorizzati dal Comune, proprietario dell’immobile, i lavori per la riqualificazione dell’ex mercato ittico di Santa Chiara. L’antica pescheria, da anni fatiscente e abbandonata, verrà ristrutturata da un imprenditore privato, Massimiliano Olivieri, che ha deciso di investire nel centro storico.
Ma sul progetto, illustrato nei mesi scorsi dai rappresentanti dell’Ati (Confersercenti e Cia) che dal 2015 ha in gestione la struttura mercatale, fioccano le polemiche. L’argomento è stato anche al centro di una mozione presentata dal consigliere comunale del gruppo misto, Alessandro D’Elisa, che ha contestato il cambio di destinazione d’uso dell’antica pescheria e ha chiesto all’amministrazione comunale di riqualificare quell’area valorizzando il prodotto ittico nostrano.
“Abbiamo sempre parlato di un’attività commerciale di ristorazione e non di un birrificio”, spiega Franco Menna, presidente dell’Ati, “in attesa di un piano organico abbiamo pensato di rivitalizzare un’area degradata, con l’auspicio che il gestore sappia, come promesso, esaltare i prodotti del mercato Santa Chiara. Siamo contenti di salvaguardare il patrimonio pubblico e, nello stesso tempo, creare nuovi posti di lavoro. La nostra grande soddisfazione è che ad un certo punto un imprenditore, che già opera su questo territorio, si è fatto avanti e ha proposto di aprire un’attività commerciale, rendendosi disponibile a ristrutturare a proprie spese l’ex mercato ittico. E’ un progetto che mira a riqualificare un’area abbandonata ed in degrado”, continua Menna, “a noi dell’Ati sembra una cosa positiva per la collettività, invece si continua a fare polemica. Ma il tempo è galantuomo e sono sicuro che ci darà ragione”, chiosa il rappresentante di Confesercenti.
L’investimento è di oltre 100mila euro. I 14 banchi della pesca presenti al primo piano dell’immobile verranno smantellati per realizzare cucina, servizi, canne fumarie. Al posto dell’ex mercato ittico, dove le massaie andavano fino a qualche decennio fa ad acquistare pesce fresco, sorgeranno pub, bar e pizzeria.
L’idea imprenditoriale, così come è stata comunicata a suo tempo in conferenza stampa, è quella di vendere birra artigianale, prodotta in un birrificio, con il marchio “Santa Chiara”. Il progetto per il restyling e la messa a norma dei locali è stato redatto da uno studio associato di quattro professionisti locali: l’architetto Silvia Croce e gli ingegneri Valeria Maria Putignano, Desio Fizzani e Tiziano Pasquarelli. Nella struttura, presentata alla stampa come una nuova iniziativa imprenditoriale, diversa dal semplice pub, lavoreranno sei persone.
Anna Bontempo (Il Centro)