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Il Cai riscopre l’acquedotto romano, via agli incontri

I resti archeologici subacquei del porto romano Histonium e l’acquedotto romano delle Luci, una straordinaria opera di ingegneria idraulica il cui recupero potrebbe contribuire alla soluzione dei gravi problemi idrici della città. Sono i temi al centro degli incontri che la sezione vastese del Club alpino italiano organizza in collaborazione con Italia Nostra per richiamare l’attenzione sulla tutela storico-naturalistica del nostro territorio, nel contesto dei gravissimi e ineludibili problemi ambientali, di cui sta aumentando sempre di più la consapevolezza.

Il primo appuntamento è per domani, alle 18.30 nella sala conferenze del Cai di Vasto, in via Delle Cisterne n.4. I riflettori sono puntati sui resti archeologici subacquei del porto romano di Histonium, in località Trave, nel tratto nord del litorale, su cui relazioneranno Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra, Marco Rapino della cooperativa Parsifal e Guglielmo Di Camillo della Asd Natura Abruzzo.

E’ il primo di tre incontri, a cura di Nicola Racano, della Commissione regionale Tam Cai Abruzzo, che il Club Alpino Italiano organizza in collaborazione con Italia Nostra del Vastese”, dicono dalla sezione del Cai di Vasto, “l’obiettivo è richiamare l’attenzione sulla tutela storico-naturalistica del nostro territorio”.

Ed è con questo spirito che sabato 18 aprile Aquilano e Rapino guideranno una passeggiata archeologico-naturalistica di circa 2,5 chilometri, lungo il percorso dell’Acquedotto romano delle Luci, al centro nei giorni scorsi di una mostra allestita nella saletta di Palazzo Mattioli in corso De Parma,  dove fino al 31 dicembre è stato possibile ammirare una  selezione di suggestive immagini scattate dagli archeospeleologi durante le esplorazioni dell’imponente opera costruita ai tempi dell’antica Histonium.

Numerosa è stata l’affluenza del pubblico. Con la visita guidata i partecipanti avranno l’occasione di scoprire una straordinaria un’opera di ingegneria idraulica romana ancora attiva, il cui recupero potrebbe dare un importante contributo alla soluzione dei problemi di approvvigionamento idrico della città. Per reperire i fondi necessari al suo ripristino Italia Nostra ha lanciato una campagna di donazioni, chiedendo ai cittadini di sostenere l’iniziativa con un contributo economico.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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