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Il Comitato per la Tutela dell’Ospedale: “Operazione verità ed esposto alla Magistratura sulla mensa”

Il Comitato per la Tutela dell’Ospedale San Pio ha incontrato la stampa locale per avviare quella che ha definito “un’operazione verità rispetto alle tante cose che si sentono in giro nelle ultime settimane”. Arnaldo Tascione, che del Comitato è portavoce e presidente, ha esordito in questi termini precisi spiegando che gli incontri con la stampa saranno in futuro piuttosto frequenti allo scopo di informare la popolazione delle attività e sui risultati, alcuni dei quali si sono già manifestati a seguito dell’azione propulsiva e propositiva del Comitato.

Nel merito Giuseppe Tagliente ha tenuto a precisare che sulla sanita e sull’ospedale in particolare sono in atto da qualche tempo delle incredibili strumentalizzazioni che seppur rientrano nella prassi della politica non sono accettabili quando vanno oltre i limiti e superano le soglie della menzogna”.

A tal proposito ha fatto riferimento al recente sequestro della mensa del San Pio che “era certamente  doveroso ( e abbiamo plaudito alla notizia) ma che é arrivato tardivamente in quanto il Comitato aveva denunciato già nel libro bianco del 2017 che a Vasto mancava un efficiente servizio mensa. C’è chi oggi si erge a difensore della passata giunta regionale attaccando chi è al governo della Regione da 7 mesi e alla direzione della Asl da appena 2, ma sull’appalto del servizio mensa alla Dusmann operato dalla precedente amministrazione ci sarebbero tante cose da chiarire. Nel capitolato – per un valore di 32 milioni di euro – era previsto che la Dussmann riassumesse i 42 cuochi che operavano nelle mense e che la Ditta provvedesse a ristrutturare e ad adeguare i locali delle mense nei diversi ospedali. Questo non è mai avvenuto:  i cuochi non sono stati mai assunti, le ristrutturazioni non sono state fatte e il servizio mensa dell’ospedale di Vasto ha cessato di funzionare. Su questa vicenda, ha precisato Tagliente, presenteremo un dettagliato esposto alla magistratura”.

Tagliente ha poi aggiunto  che “il Comitato si è mosso negli ultimi tempi  ancor più di prima, trovando finalmente ascolto ed ottenendo risultati a lungo invocati con la precedente amministrazione regionale. Piccole cose ma significative di un cambio di rotta,  come l’arrivo dei nuovi anestesisti, dei radiologi e dei cardiologi  e come l’annunzio della indizione dei concorsi per i posti vacanti di primari che sono ben sette”.

Sulla sala emodinamica, stimolato da una domanda dei giornalisti, Tagliente ha dichiarato di aver visto che nel documento inviato al tavolo di monitoraggio del Ministero, sintesi di quel che sarà il piano di riordino della rete ospedaliera, la Giunta Regionalè ha previsto che Vasto resti ospedale di 1° livello  e con un servizio di emodinamica. “Per il Comitato l’obiettivo era e resta una sala emodinamica a Vasto, così come ce l’ha Avezzano , ma, in seconda battuta, riteniamo plausibile anche l’accordo di confine con il Molise”.

Hanno poi preso la parola altri componenti del Comitato.  Ornella Bastonno si è detta preoccupata per la situazione al Pronto Soccorso;  Davide D’Alessandro  ha ribadito che “l’Ospedale di Vasto non deve essere periferia della periferia, né con Paolucci, né con Verì”; Alessandra Cappa ha ironizzato sul comportamento del sindaco di Vasto il quale oggi dice che non funziona nulla mentre prima rispondeva che era tutto a posto. Non si possono prendere in giro i vastesi , addirittura con la fascia tricolore davanti all’ospedale“.

Qui quotidiano

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