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Aqualand verso l’asta. Il Comune studia come darlo ai privati

Aqualand, il parco acquatico dell’Incoronata, potrebbe essere venduto all’asta come è già successo per la farmacia della circonvallazione Istoniense e per la Pulchra, la società che si occupa della gestione del servizio di igiene urbana, oggi totalmente privata. L’ipotesi, al vaglio dell’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Menna, è stata confermata nel corso del consiglio comunale che ha anche approvato un documento sulle autolinee Cerella e rinviato la discussione sulla situazione sanitaria del Vastese per l’assenza dell’assessore regionale Nicoletta Verì e del direttore generale della Asl, Thomas Schael.

AQUALAND  – Si fa strada l’ipotesi della vendita per il parco acquatico dell’Incoronata,   una delle ultime grandi opere pubbliche realizzate a Vasto alla fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90.  La convenzione tra il Comune e la società di gestione scadrà fra meno di due anni,  il 14 giugno 2021, i tempi quindi sono maturi per ragionare sul futuro di questa importante infrastruttura turistica. L’occasione per avere alcune risposte è stata l’assemblea civica che tra gli argomenti all’ordine del giorno figurava una interrogazione presentata dalle minoranze con primo firmatario Francesco Prospero. Le risposte ai quesiti sono state fornite in aula dall’assessore al patrimonio, Luigi Marcello.

“Abbiamo scoperto che il concessionario è in regola con il pagamento dei canoni (75mila euro l’anno, ndc), che ha fatto gli investimenti previsti nei termini indicati dalla convenzione, ma che non ha realizzato, e non se ne capisce il motivo, il campo di calcio che avrebbe dovuto consegnare nel 2004”, tira le somme Prospero (Fdi-An), “si tratta di un’opera che sarebbe stata molto utile alle società sportive che non sanno dove allenarsi. Capitolo a parte è quello relativo al futuro di Aqualand. L’amministrazione sta vagliando anche l’ipotesi della alienazione, che ci vede fortemente contrari. Non è possibile che ogni bene che produce reddito debba essere venduto, come è già successo alla farmacia comunale e alla Pulchra”. 

Per il sindaco si tratta di una scelta obbligata. “Le strade da seguire alla scadenza del contratto sono due: la vendita o il progetto di finanza”, spiega Menna, “non ce ne sono altre, fermo restando che la decisione finale spetta al consiglio comunale. L’obiettivo è tutelare  l’interesse pubblico”.

AUTOLINEE CERELLA  – Un documento condiviso, volto alla salvaguardia dei posti di lavoro, al potenziamento dei servizi nelle aree interne e alla revisione del piano di riordino dell’Azienda,  è stato votato all’unanimità dal consiglio comunale. Non hanno partecipato alla discussione Lega e Fratelli d’Italia-An. In aula erano presenti i sindaci del Vastese e i rappresentanti sindacali, oltre a Gianfranco Giuliante, presidente Tua e Giuseppe Silvestri, amministratore unico della Cerella. I disagi patiti dagli studenti che risiedono nel medio ed alto vastese sono stati messi in luce dai sindaci di Palmoli e di Carunchio, Giuseppe Masciulli e Gianfranco D’Isabella.

E’ stato invece rinviato il punto relativo alla sanità per l’assenza dell’assessore regionale Verì e del Dg Schael.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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