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Villa confiscata, tettoia abusiva blocca il centro per minori

Avrebbe dovuto aprire i battenti a ottobre la comunità socio-educativa per minori ospitata nella villa confiscata di via dei Bontempi, all’Incoronata, ma la data dell’inaugurazione è slittata per colpa di una tettoia di legno abusiva. Sarebbe la presenza di un manufatto realizzato senza le autorizzazioni di legge, la causa del ritardo nell’entrata in funzione della struttura. O perlomeno è questa la motivazione addotta dall’amministrazione comunale.

Gli uffici hanno accertato l’esistenza di una tettoia di legno abusiva realizzata dai precedenti proprietari”, spiega il sindaco Francesco Menna,è quindi scattata la procedura per la sua demolizione. Questa circostanza ha fatto slittare l’entrata in funzione della comunità socio-educativa che, in ogni caso, aprirà entro la fine dell’anno”.

L’immobile, che in questi mesi è stato oggetto di una serie di interventi per la ristrutturazione e l’adeguamento, è destinata ad accogliere bambini ed adolescenti destinatari di provvedimenti del Tribunale dei minori dell’Aquila. In questi mesi la società Araba Fenice di Vercelli, che si è aggiudicata l’appalto indetto dal Comune, ha creato un nuovo locale per uso ufficio e una sala colloqui, realizzato un bagno al piano seminterrato per il personale, cambiata la collocazione della porta d’ingresso ad uno dei servizi igienici, installato un montascala per disabili, e ripristinato le caldaie esistenti, oltre a revisionare l’impianto elettrico.

Insomma, sembrava che fosse tutto pronto e che l’unico inghippo fosse solo il ricorso pendente in Cassazione. La Suprema Corte deve pronunciarsi sulla legittimità del titolo di acquisto dell’immobile che risulterebbe formalmente intestato – attraverso un atto di donazione – ai figli della coppia rom a cui è stato sequestrato l’immobile.

L’elegante villa di via dei Bontempi è nella disponibilità del Comune dal 2012 in virtù di un decreto dell’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’iter che ha portato all’assegnazione in concessione del fabbricato per la durata minima di sei anni alla società Araba Fenice di Vercelli, che si è aggiudicata l’appalto, è stato irto di difficoltà. Nel frattempo un’altra comunità educativa per minori ha aperto i battenti in località San Lorenzo, in locali che un tempo ospitavano un ristorante.

Anna Bontempo (Il Centro)

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