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Discarica a rischio incendi, “L’impianto non è sicuro”

La distruzione di buona parte della strumentazione installata, i mancati interventi per la prevenzione del rischio incendi e il fatto che la discarica starebbe ancora inquinando essendo stata danneggiata la guaina di rivestimento. Sono emersi aspetti inquietanti dall’incontro istituzionale organizzato l’altra sera a Cupello sul Civeta e che ha registrato la presenza dell’assessore regionale Nicola Campitelli, del presidente della Commissione Ambiente e Territorio, Manuele Marcovecchio, del direttore dell’Arta,  Francesco Chiavaroli, del Commissario del Consorzio, Valerio De Vincentiis e della sindaca Graziana Di Florio.

Un incontro che, lungi dal rassicurare la popolazione, ha introdotto ulteriori elementi di preoccupazione: è stato detto chiaramente che gli incendi alla terza vasca (quella posta sotto sequestro dalla Procura) potrebbero ripetersi perché la discarica non è in sicurezza.

Gli enti hanno ammesso che esiste ancora il rischio di altri incendi finché non verranno presi gli opportuni provvedimenti per la messa in sicurezza”, tira le somme il Comitato per la difesa del comprensorio, “riteniamo che per la tutela della salute dei cittadini ogni azione utile contro eventuali inadempimenti da parte dei soggetti responsabili deve essere perseguita a tutti i livelli. Gli organi di controllo devono esercitare la loro attività in modo da prevenire altri problemi. Deve essere assicurata la massima circolazione delle informazioni, visto che è allucinante dover sentire dalle parole del direttore dell’Arta  che l’Agenzia non era stata avvertita immediatamente quando sono iniziati i primi segnali di combustione (molte ore prima dell’incendio vero e proprio). L’Arta ha ammesso, così, di non aver potuto monitorare le polveri, uno dei parametri fondamentali per capire l’impatto sulla salute di un incidente. È però singolare e del tutto fuori luogo che, mancando nelle analisi uno dei parametri più importanti, si continui con il mantra delle rassicurazioni e sostenere che si sia usato un protocollo generale”.

Molto critica è anche la segreteria provinciale del Pd che alla Regione chiede chiarezza sulla attuale e futura tutela ambientale e sicurezza pubblica. L’invito è rivolto al presidente Marco Marsilio e all’assessore Campitelli, destinatari di una interpellanza firmata dal consigliere regionale e capogruppo del Pd, Silvio Paolucci.

Al netto  del futuro e della gestione del Civeta, riteniamo che la tutela della salute pubblica e la tutela ambientale siano di primaria importanza”, insistono dalla segreteria provinciale.

Anna Bontempo (Il Centro)

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