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Discarica, quarto incendio in un anno

Un fumo denso e un odore acre hanno accompagnato il risveglio dei cittadini di Cupello, Monteodorisio e San Salvo alle prese con i fastidiosi effetti dell’ennesimo incendio divampato nella terza discarica del Civeta, quella posta sotto sequestro. E’ il quarto rogo in un anno ed il quinto in due anni. Le fiamme, divampate la sera prima,  sono state domate dai vigili del fuoco nella tarda mattinata di ieri, poco prima delle 14. Sul posto anche i carabinieri del Noe che da mesi indagano per conto della Procura sulla gestione dell’invaso, sulla quantità e sulla tipologia dei rifiuti conferiti. Per il Comitato cittadino – che per oggi alle 19 ha convocato un’assemblea pubblica nella sala consiliare del comune di Cupello – è  emergenza ambientale.

“Quanto accaduto pretende risposte immediate, chiare, nette e trasparenza assoluta”, affermano categorici i referenti del sodalizio, “a nessun livello si tergiversi e ci si nasconda più dietro mancanza di fondi, tecnicismi e altro. A Valle Cena l’aria và monitorata H24 ed in maniera precisa e puntuale. Quindi chi di dovere agisca immediatamente e come è doveroso fare”.

L’amministrazione comunale di Cupello – chiamata in causa da più parti – ha sollecitato una serie di controlli.

“Mi sono recata immediatamente sul luogo dell’incendio e atteso l’arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri, verificando che non vi fossero rischi imminenti alle abitazioni circostanti”, spiega la sindaca Graziana Di Florio, “ho quindi informato il direttore dell’Arta, Francesco Chiavaroli che ha prontamente inviato i tecnici per i campionamenti e ho inoltrato al Servizio di igiene epidemiologia e sanità pubblica e allo Ian una comunicazione urgente onde verificare pericoli di diffusione nell’aria di polveri, nonché la ricaduta di sostanze tossiche e, nell’eventualità, adottare i necessari provvedimenti a tutela della salute e della pubblica incolumità dei cittadini”.

Sul posto anche la sindaca di Monteodorisio. “Ho presenziato, insieme ad altri componenti dell’amministrazione, alle operazioni  di spegnimento dell’incendio”, fa sapere Catia Di Fabio, “ho inoltre personalmente accompagnato i tecnici dell’Arta affinchè si effettuasse, nell’immediato, un’analisi della qualità dell’aria nei pressi del parcheggio Giovanni Paolo II. Dalle analisi non è emersa una situazione di pericolo tale da giustificare la chiusura delle scuole cittadine. Non è possibile, comunque, continuare  a subire questa situazione”, aggiunge, “chiederò un incontro a tutti i sindaci consorziati, al commissario del Civeta e ai rappresentanti regionali per trovare, insieme all’autorità competente, una modalità per la messa in sicurezza della terza vasca. Monteodorisio è disposta a fare la sua parte, con uomini, mezzi e risorse, ma non può essere lasciata sola di fronte a questa disastrosa emergenza”.

Il consigliere regionale Pietro Smargiassi (Movimento 5 stelle) chiama in causa l’assessore all’ambiente Nicola Campitelli,che continua a sottostimare il potenziale rischio che l’area di Valle Cena diventi una delle numerose aree altamente inquinate d’Italia. A questo punto auspico che il presidente Marsilio ritiri la delega al proprio assessore e si faccia seriamente carico di un problema che sta affliggendo l’area del vastese, mettendo a serio rischio la qualità di vita degli abruzzesi che risiedono in quelle zone”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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