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“Marsilio obbedisce al diktat di Salvini”

“Ancora una volta Marsilio si presta ai diktat romani e e cerca di costringere il Consiglio a votare un referendum che piace solo alla Lega”, affermano i consiglieri del gruppo del Partito Democratico sull’inserimento della proposta di referendum nei lavori del Consiglio regionale di martedì.

Mentre gli studenti sono a piedi per l’incapacità di gestire i trasporti pubblici, la sanità è ferma perché è interessato più alle poltrone che ai servizi e persino la caccia non è cominciata perché incapaci di mettere nero su bianco regole già stabilite da leggi e regolamenti e l’indomani pure degli strali, proprio sui metodi poco inclusivi della maggioranza, arrivati dagli alleati dell’Udc, il presidente propone come fuori sacco al Consiglio Regionale di martedì la proposta di referendum di abrogare la quota proporzionale nel sistema elettorale della Camera e del Senato, una proposta sollecitata a livello nazionale dal leader leghista Matteo Salvini – continuano i consiglieri – Uno schiaffo alla democrazia e al fair play politico, perché la proposta è stata infilata all’ultimo momento fra gli argomenti all’ordine del giorno della prossima seduta della I Commissione Bilancio, fissata lo stesso giorno del Consiglio, con il chiaro intento di volerla imporre a prescindere dalla discussione. La Lega chiede e Marsilio obbedisce: la comunicazione è arrivata nella tarda serata di ieri, con una mail che mette tutti di fronte al fatto compiuto, cercando di annullare ancora una volta il necessario confronto democratico con l’opposizione. Un diktat vero e proprio, un altro favore a chi sta cercando di colonizzare l’Abruzzo senza farlo crescere, ma pensando solo agli interessi del potente di turno, dopo la Meloni, Salvini”.

“Se questo per un tema così importante è questo l’atteggiamento che il presidente pensa di poter riservare all’opposizione – concludono il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri regionali Dino Pepe e Antonio Blasioli non dare spazio al confronto e alla discussione e trattare l’Abruzzo come una colonia di Roma, siamo pronti a riportare Marsilio e la maggioranza alla realtà, con un’opposizione dura, che farà ostruzionismo su tutte le norme”.

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