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Incarichi in Comune, già scattate quattro nomine

Arrivano i primi incarichi per le posizioni organizzative. Mentre in Comune infuria la polemica sull’avviso di selezione interna indetto dal dirigente Vincenzo Toma, contestato dal sindacato Csa, da due ufficiali della polizia municipale e dalla minoranza consiliare, per quattro dipendenti è già scattata la nomina.

Le posizioni organizzative sono state conferite a Gisella La Palombara (pianificazione del territorio, urbanistica ed edilizia, ambiente, ecologia e Sue),  Francesca Gizzarelli (manutenzione e servizi), Luca Gianmichele (opere pubbliche, parchi riserve e demanio) e Americo Ricciardi (servizio programmazione turistica).

I primi tre sono stati incaricati dal dirigente Stefano Monteferrante, il quarto dal collega Luca Mastrangelo. Restano da attribuire altre quattro posizioni organizzative e sei alte professionalità, di cui due nell’avvocatura comunale. In quest’ultimo caso l’esito è a dir poco scontato visto che i legali in forza al settore sono due, Nicolino Zaccaria e Alfonso Mercogliano.

In Comune non si parla d’altro e dall’aria che tira la polemica sembra veramente destinata a montare oltremodo anche in vista del consiglio comunale convocato per lunedì 23 settembre alle 9 e nel cui ordine del giorno è presente una proposta di delibera presentata da cinque consiglieri del centrodestra. Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Alessandro D’Elisa chiedono il ritiro del bando e la revisione del regolamento per il conferimento degli incarichi. 

“Da una lettura approfondita di entrambi gli atti  appare evidente la discutibilità e la discrezionalità della procedura amministrativa seguita, sotto il profilo della correttezza, della trasparenza e della legittimità degli stessi”,  affermano i consiglieri, “appare inoltre altamente conflittuale ed ambiguo il ruolo del dirigente del servizio personale, Vincenzo Toma , cioè colui che ha firmato l’avviso di selezione e che, in quasi tutti i casi per il conferimento degli incarichi, riveste la doppia carica di dirigente del personale e di dirigente del settore, e quindi ai sensi del regolamento, dovrà consultarsi unicamente con sé stesso per la valutazione (a posteriori) delle domande di candidature pervenute”.

Gli esponenti del centrodestra rimarcano anche “la totale assenza di criteri oggettivi per la valutazione dei titoli e dei servizi e di una tabella di punteggi che indichi i criteri da seguire”.    

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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