I campionati di Eccellenza e Promozione abruzzesi sono iniziati da due settimane e la stagione si preannuncia combattuta e interessante. Qualche polemica nei vari match non è mancata ma le proteste più grandi ci sono state fuori dal terreno di gioco. Due società l’Apd Casalbordino e la Bacigalupo Vasto Marina hanno palesato la difficoltà ad avere strutture sportive idonee per allenarsi.
L’Apd Casalbordino, attraverso un comunicato ufficiale, spiega come il campo sportivo non sia adatto alla disputa del campionato di Promozione e nemmeno a un sano utilizzo da parte di tutti gli atleti e addetti ai lavori che frequentano l’impianto a causa delle polveri sottili. In particolare denuncia come diversi genitori non abbiano più portato i ragazzi nonostante il costo del corso sia pari a zero, e come le spese di utilizzo della struttura siano eccessive.
L’Apd Casalbordino, attraverso un comunicato ufficiale, spiega come il campo sportivo non sia adatto alla disputa del campionato di Promozione e nemmeno a un sano utilizzo da parte di tutti gli atleti e addetti ai lavori che frequentano l’impianto a causa delle polveri sottili. In particolare denuncia come diversi genitori non abbiano più portato i ragazzi nonostante il costo del corso sia pari a zero, e come le spese di utilizzo della struttura siano eccessive.
“Siamo amareggiati per le mancate promesse e l’ostracismo verso quella che a tutti gli effetti è una attività sociale che in altri paesi ed in altre realtà viene sostenuta e supportata dagli enti comunali”.
La Bacigalupo Vasto Marina fa sapere che si rivolgerà ai propri avvocati se non sarà messo a disposizione della squadra un campo di allenamento.
La Bacigalupo Vasto Marina fa sapere che si rivolgerà ai propri avvocati se non sarà messo a disposizione della squadra un campo di allenamento.
“La Vastese va rispettata e noi l’abbiamo fatto. Vorrei sapere però con quali criteri è stata assegnata la gestione dell’Aragona” – ha spiegato il presidente onorario Pino Travaglini – “il contributo per la gestione dei campi non ci viene più dato perché stiamo rifacendo il campo. Perche’ la Virtus Vasto ha avuto un trattamento diverso?” tuona Travaglini. “Abbiamo 300 tesserati tra prima squadra e settore Giovanile e non capisco perché si debbano allenare sul fango mentre altri su uno in erba. Il campo San Paolo non è privato. Restituiamo gli impianti, anche noi, e diamo la gestione al Comune”.
Tiziana Smargiassi (Il centro)
