Banner Top
Banner Top

Nuova Tac all’ospedale San Pio, aperto il cantiere dei lavori

Ospedale San Pio: aperto il cantiere che permetterà l’avvio della nuova Tac. Ieri mattina la dottoressa Giulietta Capocasa direttore amministrativo della Asl Chieti-Lanciano-Vasto e l’ingegnere Filippo Manci, direttore di Ingegneria clinica dell’ente, hanno firmato la documentazione necessaria ad ottenere l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori di adeguamento del presidio ospedaliero.

Al San Pio è stata individuata una stanza che dovrà essere modificata allo scopo. Una finestra dovrà diventare una porta che conduce all’esterno. Ottenute le autorizzazioni urbanistiche il cantiere potrà essere aperto. L’odissea della Tac 64 strati è arrivata quindi al capitolo finale di un lunghissimo percorso ad ostacoli. 
L’avvio della nuova tac consentirà ai medici del San Pio di fare un salto di qualità nella diagnostica TC. E non è stata l’unica bella notizia. Ieri in ospedale è arrivata la comunicazione ufficiale dell’arrivo di un nuovo radiologo il 16 settembre.

“È stata una estate lunga e faticosa” ha commentato il primario Maria Amato, “ma oggi per me e per la radiologia del PO di Vasto, è una gran bella giornata. Ai miei dubbi nei momenti di stanchezza oggi posso rispondere che é valsa la pena”.

Giulietta Capocasa ha mantenuto fede a quanto dichiarato il 30 agosto scorso al consigliere regionale Pietro Smargiassi ( M5S). Smargiassi dopo una visita a sorpresa al San Pio aveva dichiarato il proprio scetticismo sull’inaugurazione dello strumento diagnostico in autunno.
La direzione sanitaria aveva replicato assicurando che l’attivazione sarebbe stata prossima. Ieri è stata avviata la procedura per sistemare i locali.

L’odissea della Tac va avanti da quattro anni. Il macchinario venne acquistato attraverso una gara pubblica. Non è mai stato installato perché il luogo individuato necessita di una ristrutturazione per una spesa di 130 mila euro. Oltre alle pareti da abbattere e alla realizzazione di una porta, bisognerebbe potenziare ulteriormente la cabina elettrica e occorre un investimento di 300mila euro.

La Commissione vigilanza il 2 maggio aveva ascoltato i vertici della direzione sanitaria. Il consigliere Smargiassi è tornato a chiedere due settimane fa una soluzione per mettere fine all’incresciosa vicenda. Il nuovo apparecchio, fornirà, rispetto alla Tac già presente, maggiori e più potenti mezzi di indagine diagnostica per tutta una serie di patologie. La Tac di ultima generazione è in grado di soddisfare esigenze che spaziano dalla diagnostica osteoarticolare a quella vascolare e per lo stoke, non tralasciando i software di endoscopia virtuale e dental-scan.

Paola Calvano (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com