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Ex operaio morto in ospedale: 22 gli indagati

Bisognerà attendere almeno 90 giorni per sapere se Vittorio Petragnano, 64 anni ex operaio della Primo, ricoverato al Santo Spirito di Pescara il 4 agosto scorso a seguito di un incidente stradale avvenuto a Vasto poteva essere salvato a meno. L’autopsia sul corpo dell’uomo morto il 13 agosto, nove giorni dopo l’incidente (nonostante un intervento chirurgico e un ricovero in Rianimazione), è stata fatta ieri pomeriggio da un medico legale di Bari.

I familiari non si rassegnano alla morte dell’operaio e tramite i loro legali, gli avvocati Giuliano Milia, Pierpaolo Andreoni e Leda Arditelli, invocano giustizia. Vogliono sapere perché il loro caro è morto.

Il sostituto procuratore di Pescara, Andrea Di Giacomo, ha aperto un fascicolo sulla morte di Petragnano che conta ben 22 indagati: il conducente della Nissan finita contro la moto del pensionato (l’automobilista è accusato di omicidio stradale) e 21 operatori sanitari che si sono occupati di lui insieme a molti altri colleghi dal trasferimento del ferito a Pescara, alla morte.

È un atto dovuto, necessario per fare chiarezza sull’assistenza al paziente e individuare eventuali negligenze. A coadiuvare il pm nell’identificazione del personale medico che ha avuto un ruolo nella vicenda di Petragnano, sono stati gli uomini della squadra mobile di Pescara diretti dal dirigente Dante Cosentino.

La vicenda è iniziata il 4 agosto scorso. Vittorio Petragnano ha avuto un incidente con il suo scooter Piaggio Beverly, in corso Mazzini a Vasto. Contro lo scooter è finita una Nissan Micra guidata da T.D.B., 47 anni di Vasto. Un impatto che, inizialmente, non era sembrato particolarmente violento. I soccorsi erano stati immediati e le condizioni di Petragnano, non erano state ritenute gravi né dai medici del 118 né al pronto soccorso dell’ospedale San Pio dove erano state prestate le prime cure.

I traumi alla schiena tuttavia avevano suggerito il trasferimento del 64enne in ambulanza nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Pescara. Dopo qualche giorno, il pensionato è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Le condizioni non sono migliorate e Petragnano è morto martedì 13 agosto in rianimazione.

L’inchiesta, affidata agli agenti della squadra mobile, e le perizie mediche dovranno chiarire se il decesso di Petragnano è legato alle lesioni riportate nello scontro con la Micra o possono essere state causate da altro. Fino a ieri pomeriggio l’inchiesta aveva solo un indagato. Al termine dell’autopsia, l’indagine ha subito virata. Ora ci sono anche 21 professionisti che dovranno dimostrare di avere fatto il proprio dovere.

Paola Calvano (Il Centro)

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