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Travolto sull’A14. Panza: più sicurezza sui luoghi di lavoro

Il cordoglio per la morte di Paolo Palucci, 56 anni, l’operaio di Vasto investito sulla A14 da un’autocisterna mentre era al lavoro e morto per le ferite riportate continua a suscitare indignazione. Non solo a Vasto. Sul tragico incidente è intervenuta ieri la Fenealuil di Chieti-Pescara. Il segretario della federazione dei lavoratori edili, affini e del legno, Louis Panza invoca con forza una maggiore attenzione al tema della sicurezza: “Purtroppo – commenta Panza – la nostra provincia piange ancora la tragica scomparsa di un lavoratore che stava svolgendo la propria mansione, lasciando nel dolore i suoi familiari, ai quali va il sincero e sentito cordoglio di tutta la federazione abruzzese. Nel nostro settore la forte crisi “, denuncia il sindacalista “ha fatto aumentare le irregolarità che sono le principali cause della minore sicurezza. Per questo, chiediamo maggiori controlli e pene più severe, fino ad introdurre il reato di omicidio sul lavoro, per contrastare una situazione divenuta ormai emergenza nazionale”.

A confermarlo sono i dati Inail relativi sull’ultimo semestre, che raccontano l’aumento degli incidenti mortali . “Occorre”, chiede Panza “eliminare le cause, aumentando le ispezioni, contrastando il lavoro nero e il dumping contrattuale, investendo in prevenzione e formazione. Il contenimento dei costi finalizzato al raggiungimento di maggiori profitti porta troppo spesso a trascurare gli aspetti relativi alla sicurezza e alla prevenzione. Chiediamo di attivare tavoli permanenti di confronto istituzionale ai vari livelli”.

Panza rimarca poi un aspetto decisivo: “Tali episodi non sono solo frutto di casualità: negli anni si è preferito risparmiare e ridurre i controlli finendo per favorire deregolamentazione, forme di sfruttamento e insicurezza. Una situazione ancora più difficile nelle regioni del sud, dove maggiore è la precarietà e l’incertezza del lavoro. La lunga crisi ha accresciuto la mancata applicazione del contratto edile rifugiandosi in contratti meno onerosi. Noi continuiamo a chiedere più risorse mentre si assiste solamente a tagli”.

Paola Calvano (Il Centro)

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