E’ la settimana decisiva per il Jova beach party. Sapremo in questi giorni se l’evento principe dell’estate vastese si terrà il 17 agosto come da programma o se verrà annullato come è successo per il concerto di Albenga, saltato per l’erosione della spiaggia ma che verrà recuperato il 21 settembre prossimo a Linate. Certo è che a distanza di 12 giorni dall’evento tanto atteso dai fan di Jovanotti, la città continua ad interrogarsi sulla tappa vastese del Jova beach party. L’argomento è stato al centro dei commenti dei bagnanti anche ieri mattina.
“Non sappiamo ancora quando si riunirà il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico”, dice l’assessore al turismo, Carlo Della Penna, “noi al Prefetto Giacomo Barbato abbiamo inviato tutta la documentazione che ci ha richiesto. Restiamo in fiduciosa attesa. I tempi per allestire l’area ci sono”, assicura il delegato della giunta Menna.
Undici i punti che il capo dell’Ufficio territoriale di Governo ha chiesto di approfondire dopo la presentazione del piano sulla sicurezza da parte della società Trident organizzatrice del concerto. Le integrazioni chieste da Barbato vertono anche sulla destinazione urbanistica dell’area individuata per l’evento – tra l’Hotel Bristol a sud ed il pontile – area che ricomprende Fosso Marino, il canale che sfocia in piena spiaggia, teatro dello scontro tra la Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa) e il sindaco Francesco Menna.
A quest’ultimo che ha annunciato una denuncia contro “ambientalisti ed ornitologi”, ha risposto Massimo Pellegrini, presidente dell’associazione, il quale ha ricordato che “l’interramento del corso d’acqua contrasta con leggi e strumenti urbanistici territoriali vigenti, essendo a tutti gli effetti classificato come un corpo idrico con tutte le sue funzioni sia naturali che idrologiche di convogliamento delle acque meteoriche a mare”.
Pellegrini ha anche aggiunto che presenterà un secondo esposto per fare piena luce su un intervento che ha ottenuto l’autorizzazione “in deroga” dalla Regione, ma sul quale è stata rimessa una informativa in Procura dai carabinieri forestali. E fioccano le critiche politiche.
Per Alessandra Cappa, Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani “le dimissioni a questo punto non dovrebbero essere neppure chieste, ma date. Mancano visione, programmazione e realizzazione. Vasto non era mai caduta così in basso”.
Anna Bontempo (Il Centro)