Banner Top
Banner Top

Rifiuti, ecco il progetto per la quarta discarica

La documentazione integrativa chiesta dalla Commissione regionale Via (valutazione  d’impatto ambientale), è stata prodotta dalla Cupello Ambiente, la società che oltre a gestire la terza vasca del Civeta – ancora sotto sequestro – ha presentato un progetto per la realizzazione di una mega discarica da 480mila metri cubi per rifiuti non pericolosi a ridosso del Polo Tecnologico di Valle Cena.

L’iniziativa privata sarà al centro della conferenza dei servizi convocata all’Aquila il 18 luglio nella sala riunioni del competente servizio regionale. Un appuntamento importante che comporterà l’ulteriore mobilitazione del Comitato per la difesa del comprensorio, delle associazioni  e dei comuni che da sempre rimarcano la loro contrarietà all’impianto previsto a ridosso del Polo Tecnologo del Civeta.

“Cerchiamo di focalizzare l’attenzione di tutti su ciò che deve essere fatto necessariamente ora e non fra due anni come è successo per la terza vasca ormai sequestrata e sotto il controllo della magistratura”, è l’invito-provocazione rivolto da Roberta Boschetti,  consigliera della lista Risposta civica, “invece di fare il solito scaricabarile riflettiamo su quello che dobbiamo fare da oggi al 18 luglio per evitare che questo progetto vada in porto”.

Nel frattempo l’intervento della Regione ha scongiurato l’emergenza rifiuti che, stando ad una nota inviata dall’ex commissario del Civeta, Franco Gerardini, sarebbe dovuta scattare già da venerdì scorso con lo stop al conferimento nell’impianto Cogesa di Sulmona del pattume proveniente dai comuni consorziati. Provvidenziale è stata l’ordinanza firmata il 21 giugno dal presidente Marco Marsilio che ha anche nominato il nuovo commissario incaricando l’avvocato lancianese Valerio De Vincentiis.

“Cogesa obbedirà all’ordinanza regionale”, fa sapere l’amministratore unico Vincenzo Margiotta, “come del resto impone la normativa. Ho già avvertito tutti i soci a riguardo”.

Il provvedimento della Regione si è reso necessario a causa della perdurante indisponibilità dell’impianto del Civeta di Cupello ancora sotto sequestro per consentire al consulente tecnico (Ctu) incaricato dalla Procura di accertare la tipologia dei rifiuti conferiti nella discarica, dove nell’arco temporale che va dal 2017 al  2018,  sono stati smaltiti 70mila tonnellate di materiale proveniente prevalentemente da Puglia, Campania e Lazio. Circostanza che ha provocato un precoce esaurimento dell’invaso.

La terza vasca non è nella disponibilità dei comuni consorziati dallo scorso mese di marzo, cioè da quando i carabinieri del Noe hanno apposto i sigilli su disposizione della magistratura. Sei sindaci hanno già annunciato che si costituiranno parte civile nell’eventuale processo penale e che avvieranno un’azione risarcitoria per il recupero dei costi aggiuntivi a cui i comuni sono andati incontro per il conferimento dei rifiuti in altri impianti.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com