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Tac mai attivata al San Pio, convocati i dirigenti Asl

Tac di ultima generazione parcheggiata al San Pio. La Regione ha convocato per giovedì prossimo la Commissione di vigilanza per discutere della mancata attivazione della Tac. Saranno ascoltati il direttore generale della Asl, il direttore del reparto di Radiodiagnostica, quello dell’ingegneria clinica della Asl e, infine, il direttore del patrimonio e manutenzione Asl.

Un macchinario di ultima generazione è assurdo che resti fermo. A maggior ragione se la domanda dell’utenza cresce. La questione tiene banco in città. Fra i primi a chiedere chiarezza c’è il consigliere regionale Pietro Smargiassi che qualche mese fa fece una visita ispettiva al San Pio di Vasto. “Salta subito all’occhio”, dichiarò il consigliere regionale 5 stelle, “che la Tac di nuova generazione, annunciata in pompa magna dal direttore Asl Flacco, è rimasta solo un bel titolo sui giornali in quanto a oggi per un paziente la Tac è stata fissata a distanza di mesi e con il macchinario di vecchia generazione”.

Ma la Tac è solo una delle note dolenti. Nei reparti dell’ospedale visitato di recente anche dall’assesssore alla sanità Nicoletta Verì i macchinari sono vecchi e creano condizioni di disagio sia per i pazienti che per il personale.  Nessun primario nelle corsie, sono tutti stati sostituiti da facenti funzione poichè i primari in pensione non sono stati ancora sostituiti da anni.

In rianimazione il problema del numero di anestesisti in organico è al limite dell’operatività. Sedici su sedici, ma solo sulla carta. In realtà ce ne sono solo dieci e tra personale, in gravdanza, medici in malattia o infortunio, oggi il reparto opera solo grazie a dieci dottori che coprono turni massacranti rinunciando alle ferie. Qui servono urgenti almeno due unità per consentire interventi non solo in classe A (urgenti e gravi) ma anche interventi programmati in classe B e C che a oggi per carenza di personale sono sospesi. Per la cardiologia lo spazio è del tutto inadeguato. Camere e spazi ristretti nei quali si opera anche in condizoni estreme mentre il paziente lotta tra la vita e la morte.

Difficile anche spostare i ricoverati. “Come si è arrivati a questo?”, ha chiesto l’assessore Verì dopo la visita in ospedale.

La riunione della commissione di vigilianza svuole fare chairezza sulla mancata attivazione della Tac, ma non è escluso che presto possano essere convicate altre riunioni. Le proteste dell’utenza crescono contestualmente al numero di pazienti. Anche il Pronto soccorso è oberato di lavoro e con l’arrivo dell’estate aumenteranno le richieste di soccorso e delle diagnostiche. La speranza dei vastesi è che finalmente si trovi uan soluzione per uscire dalla situazione di stallo che ha portato disagio a pazienti, personale medico e paramedico.

Paola Calvano (Il Centro)

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