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Camping abusivo, ora c’è l’ordinanza di sgombero

Dopo la sanzione amministrativa di 3mila euro e l’obbligo di chiusura immediata dell’attività arriva la diffida per lo sgombero e il ripristino dello stato dei luoghi. E’ pubblicata all’albo pretorio on line l’ordinanza con cui il dirigente del settore  Parchi, Riserve e Demanio, l’architetto Michele D’Annunzio, intima al legale rappresentante della società Camping Europa di sgomberare una porzione di area demaniale marittima di 460 metri quadri occupata da bungalow  e manufatti e di ripristinare lo stato dei luoghi entro venti giorni dalla notifica del provvedimento.

L’ordinanza fa seguito ad alcuni controlli effettuati nei mesi scorsi dall’Ufficio Circondariale Marittimo che ha riscontrato l’occupazione abusiva dell’area demaniale e  arriva a distanza di pochi giorni dal blitz eseguito prima di Pasqua all’interno della struttura di località Buonanotte dagli agenti del Commissariato e della Polizia municipale.

Anche in questo caso sono state riscontrate delle irregolarità, quali l’assenza di autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività ricettiva e per la somministrazione di alimenti, direttamente collegate alle problematiche edilizie. Nel verbale notificato ai titolari delle tre società (Camping Europa, Turismo Futuro e Ama Hotels), viene contestato l’esercizio abusivo dell’attività ricettiva che comporta una sanzione fino a 3mila euro e l’obbligo di chiusura immediata dell’attività.

I proprietari si sono visti quindi costretti a disdire le prenotazioni dei clienti che in vista delle feste pasquali avevano affittato i bungalow per trascorrere una vacanza a pochi passi dal mare, a ridosso della Riserva “Marina di Vasto” e del suo sito di interesse comunitario (Sic). Il campeggio, che dispone anche di un mini-market, di un bar e di un ristorante-pizzeria, è  molto frequentato anche durante i mesi invernali.  Ma torniamo all’ultima ordinanza.

“Sul piano demaniale marittimo non sono contemplati permessi in sanatoria per opere abusive realizzate”, scrive il dirigente comunale, “la cui rimozione è indispensabile al fine di evitare ulteriori danni all’ambiente limitrofo, oltreché tecnicamente possibile”. La ditta viene quindi diffidata “ a sgomberare la porzione di circa 460 metri quadri di area demaniale occupata senza titolo, nonché di ripristinare lo stato dei luoghi entro 20 giorni dalla notifica dell’ordinanza”.  

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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