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Il mercato resta vuoto, “Ora servono nuove regole”

Ha smesso di piovere ed è tornato il sole. Il mercato Santa Chiara però è rimasto vuoto. E probabilmente sarà così anche oggi. “Questa struttura”, insiste il segretario di Fratelli d’Italia “viene utilizzata solo al sabato e non è giusto. Il Comune non può far finta di non vedere. Sarebbe opportuno organizzare un tavolo per valutare se è possibile trovare soluzioni”. Il centrodestra non esclude di avviare anche una petizione e una campagna “per la rinascita del mercato coperto Santa Chiara”.

Anche i commercianti del centro storico ritengono che “ripopolare” il mercato coperto gioverebbe anche alle altre attività commerciali. La proprietà dell’immobile è del Comune, mentre la gestione del 2015 è stata affidata all’Ati, associazione che raggruppa Cia e Confesercenti. “Quella struttura fino al 2015” dice il sindaco Francesco Mennaera in abbandono. Il Comune le ha ridato dignità. La gestione non è del Comune ma se qualcuno ha suggerimenti e proposte che ritiene possano portare benefici io sono pronto ad ascoltarli, anche se ritengo che i suggerimenti vadano fatti all’Ati che ha la gestione“, afferma Menna.

Quello che tutti criticano è il fatto che la struttura venga utilizzata un solo giorno alla settimana da chi ha affittato un posto.”L’attuale gestione del mercato coperto di Santa Chiara“, afferma Francesco Prospero, consigliere comunale di Fratelli d’Italia “risulta inadeguata, dal momento che non è vero quello che afferma Menna. Il mercato non è stato affatto rivitalizzato, né tantomeno la sua “riorganizzazione” è servita a dare alla struttura quella capacità di fungere da attrattiva rispetto ad un centro storico spopolato, e anche poco frequentato. La presenza dei coltivatori in maggioranza il sabato, senza che durante la settimana vi sia assicurata la presenza adeguata di venditori, fa sì che di fatto il mercato Santa Chiara funzioni solo un giorno a settimana, con tutto quello che ne consegue. Occorrerebbe rivedere la gestione dello stesso, ed il regolamento sulla occupazione dei posti, cercando di garantire non solo spazio a più commercianti, ma anche maggiore copertura dei giorni da parte dei venditori. Inoltre, la gestione dovrebbe puntare, come già accade altrove, all’organizzazione di eventi enogastronomici che potrebbero far conoscere il mercato di Santa Chiara anche ai più giovani che, ad oggi, ne ignorano l’esistenza”.

D’accordo con Prospero anche il collega Vincenzo Suriani. Anche i cittadini chiedono all’Ati di modificare i contratti di locazione dei banchi aggiungendo l’obbligatorietà della presenza. “Che senso ha affittare lo spazio per un banco e lasciarlo vuoto? E’ una assurdità”, insistono i vastesi. “E’ un peccato per la struttura e il centro storico“.

Paola Calvano (Il Centro)

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