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Crepe e pioggia nel mercato ristrutturato 4 anni fa

Crepe sulla parete ristrutturata solo qualche anno fa e infiltrazioni d’acqua all’interno della struttura che sei giorni su sette appare semi deserta. Il mercato coperto di Santa Chiara finisce ancora una volta al centro delle proteste di cittadini, commercianti e opposizione consiliare. “Rivitalizzare il mercato di Santa Chiara equivale a riportare gente nel centro storico”, afferma Marco Corvino, presidente dei commercianti di “Vasto in centro” .

“Pare evidente”, aggiunge Marco Di Michele Marisi, segretario cittadino di Fratelli d’Italia “non solo a me, ma a chiunque abbia occasione di affacciarsi al mercato Santa Chiara durante la settimana, che la gestione è di fatto fallimentare”.

Il mercato, infatti, fatto salvo il sabato, giorno in cui i venditori espongono la loro merce, per il resto della settimana è utilizzato solo da 4 commercianti. I posti, seppur “affittati “, vengono utilizzati dagli affittuari solo il sabato. Troppo poco davvero per una struttura che di operatori potrebbe accoglierne cinquanta. L’area del mercato potrebbe divenire a giudizio dei residenti il punto di riferimento di massaie ed acquirenti alla ricerca di ortaggi, frutta, carni, pesce, latticini e prodotti da forno.

“Sarebbe opportuno“, afferma Marisi “che, al momento dell’assegnazione del posto, venisse non tanto obbligata la presenza dei venditori in tutti i giorni di apertura della struttura, ma quantomeno fossero indicati i giorni in cui si ritiene di essere presenti, così da impegnare i posti per i restanti giorni. Inutile lamentarsi per lo scarso afflusso di gente. Cosa dovrebbe andare a fare la clientela a Santa Chiara?”, chiede il segretario di Fratelli d’Italia.

Nel 2015 l’inaugurazione e la promessa di un rilancio in grande stile. Ora il nulla. “Serve trovare una soluzione per occupare l’area coperta tutta la settimana”, insiste Marco Corvino presidente dei commercianti del centro storico. “E’ provato che al sabato i clienti del mercato sono anche clienti delle altre attività del centro storico”.

E i residenti chiedono. “Perchè oltre a Palazzo D’Avalos non vengono organizzati eventi anche al mercato di Santa Chiara?”, chiedendo all’amministrazione comunale di convincere Confesercenti e le altre associazioni che si occupano della struttura a trovare una formula di gestione diversa da quella attuale.

Ed è polemica anche sulle infilitrazioni. “Legittimo nutrire dubbi sulla bontà dei lavori”, scrive Marco Di Michele Marisi. “Li sollevammo proprio prima della consegna dell’immobile “ristrutturato”. Quello che accade al mercato di Santa Chiara, fa pensare che alcune opere siano state realizzate “alla buona” tanto che, già poco dopo i lavori, una prima infiltrazione era ben visibile. Chi ha sbagliato, ora, deve pagare”.

Paola Calvano (Il Centro)

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