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Sanità, scontro di “numeri” tra Febbo e Paolucci

“Il verbale del Tavolo di Monitoraggio redatto sia dal Ministero dell’Economia sia da quello della Salute rivela le tante ombre presenti sia sulla Rete Ospedaliera sia nella Rete Emerga – Urgenza che dovranno necessariamente essere riscritte e riprogrammate in base alle vere esigenze della sanità abruzzese”.  Queste le dichiarazioni rilasciate durante una conferenza stampa dai consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Umberto D’Annuntiis.

“Siamo di fronte ad un’azione di sciacallaggio da parte dell’ex governo di centrosinistra che ha tenuto volutamente nascosto questo documento e ci viene trasmesso solo il 13 febbraio all’indomani delle elezioni regionali, dopo le mie ben quattro richieste scritte. Dal Tavolo viene fuori una realtà sanitaria lontana anni luce da quella rappresentata dall’ex assessore Paolucci che ha palesemente nascosto alcuni dati rilevanti e spudoratamente mentito su altri punti”. “Quindi – sottolineano Febbo, Sospiri e D’Annuntiis – invitiamo i Direttori a non assumere nessun altro atto che possa ulteriormente compromettere la Rete sanitaria regionale e soprattutto far lievitare costi di eventuali ed inutili contenziosi.

“I Tecnici ministeriali sottolineano come la Regione non abbia assicurato l’equilibrio economico sull’anno 2017. I conti non tornano poiché abbiamo i bilanci delle Asl che si apprestano a chiudere con un deficit di circa 43 milioni di euro. Il Tavolo di Monitoraggio mette ben in evidenza una sanità abruzzese in forte decrescita e senza una seria programmazione della Rete Ospedaliera e della Rete Emergenza-Urgenza”.

La replica del consigliere regionale ed assessore alla Sanità uscente, Silvio Paolucci non si è fatta attendere. “A conferma del buon lavoro svolto, la Regione Abruzzo ha avuto la premialità di 70 milioni di euro come risulta dal verbale stesso e ha raggiunto il punteggio Lea di 202, risultando essere inserita tra le 8 regioni che hanno raggiunto quota 200. Se fossimo stati bocciati non ci avrebbero certamente inserito tra le regioni migliori”.

“Il Decreto commissariale n.79, avente per oggetto la rete ospedaliera è stato approvato dai Ministeri e conseguentemente gli atti aziendali sono assolutamente legittimi. Le integrazioni hanno riguardato solo Popoli e Atessa e che, nell’economia della rete, hanno prodotto variazioni minime. Spetta al nuovo governo regionale concludere l’iter per le definitive approvazioni riguardanti Popoli e Atessa. Suggerisco al nuovo governo regionale – aggiunge ancora Paolucci – un confronto con i Ministri e in particolare con Salvini circa la rete ospedaliera in relazione alle richieste di ulteriori razionalizzazioni e per chiedere di mantenere gli impegni presi in campagna elettorale”.

“Sui conti, gli unici soldi certi che devono essere restituiti sono i 49 milioni della Lega. Voglio precisare che nella sanità abruzzese non c’è nessun disavanzo e per questo invito a leggere tutti i verbali dell’ultimo quinquennio. Per fare chiarezza sugli aspetti economico – contabili – spiega il consigliere del Pd – è bene sottolineare che, al quarto trimestre, il risultato complessivo del sistema sanitario abruzzese fa segnare un utile di +0,4 milioni. Facilmente desumibile dai prospetti ministeriali, nel 2017, la gestione complessiva ha chiuso a -13 milioni. Ricordo che il Piano di riqualificazione 2016-2018, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevedeva per il 2017 una perdita di -23 milioni, ed è evidente che siamo dentro le previsioni, mentre per il 2018 un utile di +2 milioni e anche in questo caso siamo in linea con quanto stabilito”.

“La perdita del 2017 – sottolinea il consigliere – fa riferimento alle scritture extra contabili ovvero a rischi e relativi accantonamenti relativi al periodo 2007-2013 e proprio per questo Febbo e Sospiri dovrebbero esserne a conoscenza. Inoltre, tali scritture e fondi sono state coperte”. Sulla rete emergenze urgenze Paolucci ritiene che vada “assolutamente salvaguardata” e che, “con il governo regionale uscente, si sia proceduto a implementare le postazioni 118 soprattutto nelle aree interne”.

“In tema di piccoli ospedali – conclude Paolucci – voglio ricordare che la riconversione dei presidi di Casoli, Guardiagrele, Tagliacozzo e Pescina, è stata definita dalla Legge dello Stato, art. 17 Legge 111/2011, votata dal governo di centrodestra e quindi sia per questo tema sia per i punti nascita i colleghi di Forza Italia potranno rivolgersi ai vice ministri Salvini e Di Maio”.

 

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