Le puntuali dichiarazioni e spiegazioni della dottoressa Maria Amato, primario di radiologia, sulla Tac che non funziona e sugli esami sospesi, ci hanno messo qualche brivido addosso. Non perché non sapessimo, avendolo denunciato più volte, com’è combinato il povero ospedale di Vasto, ma perché ci saremmo aspettati, almeno a pochi giorni dal voto e dalla inesorabile sentenza dei cittadini vastesi e del Vastese, un minimo di attenzione in più per un nosocomio che perde colpi da tutti i punti di vista.
Ieri è toccato al tubo radiogeno della Tac, oggi chissà. Non è più possibile andare avanti così. Dopo la sciagurata gestione della sanità da parte dell’assessore Paolucci e dei suoi riferimenti locali, l’augurio è che si possa voltare immediatamente pagina. Purtroppo spetta a noi, consiglieri comunali, registrare quotidianamente la rabbia dei cittadini che chiedono soltanto ciò che è un loro diritto. Soprattutto se altri cittadini abruzzesi, di altri luoghi, vengono serviti bene, mentre quelli di Vasto e del Vastese sono abbandonati a sé stessi da una classe politica che non ha più alcuna giustificazione da addurre. Dopo gli otto/decimi di Emodinamica, dopo l’angiografo che non è l’Emodinamica, dopo la Tac di ultima generazion a 64 strati, a quale altra bizzarria vuole fare ricorso il Pd per continuare a prendere in giro la povera gente?
Davide D’Alessandro
Alessandra Cappa