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Tributi, il Comune fa causa anche a Rospo Mare

Continua la battaglia del Comune per ottenere dalle compagnie petrolifere il pagamento dei tributi. Dopo aver incassato circa 2,5 milioni di euro di arretrati per Imu, Ici e Tasi dalla Edison spa, in forza di una sentenza emessa dalla Commissione Tributaria di Chieti, l’amministrazione ha avviato un altro contenzioso per la piattaforma Rospo Mare, il cui campo petrolifero si trova nell’offshore Adriatico di fronte alla costa abruzzese, a circa 20 km a est della città di Vasto. A darne notizia è stato il sindaco Francesco Menna durante la conferenza stampa indetta per tracciare un bilancio dell’attività dell’ente. Il primo cittadino, che ha messo al primo posto la lotta contro l’evasione, ha annunciato di aver avviato un ulteriore contenzioso.

“Abbiamo intrapreso un’azione di recupero dei tributi pari a 800mila euro per Rospo Mare”, spiega Menna che, sulla scia della precedente sentenza e sull’onda di un recente orientamento giurisprudenziale, conta di incamerare ulteriori somme dai giganti del petrolio che cercano in tutti i modi di sottrarsi al pagamento delle imposte comunali, muovendosi su più fronti e con diverse argomentazioni. Il dibattito sulla tassabilità delle piattaforme, piuttosto datato, annovera una serie di recenti sentenze favorevoli ai comuni. Come quella emessa il 6 febbraio 2018 dalla Commissione Tributaria di Chieti che, nel rigettare i ricorsi presentati dalla Edison spa avverso gli avvisi di accertamenti presentati dal  Comune di Vasto relativamente all’Ici, Imu e Tasi,  ha condannato la società petrolifera al pagamento di 2.470.723. In pratica è stata riconosciuta la legittimità degli accertamenti tributari notificati dall’ente relativi alla piattaforma off shore denominata “Rospo mare”.

A livello nazionale sono oltre 120 i contenziosi delle multinazionali del petrolio, per un valore di oltre 400 milioni di euro, da definire per corrispondere alle amministrazioni comunali il dovuto, e cioè le imposte sugli immobili, nel caso specifico le piattaforme. Nell’elenco figura anche il comune di Vasto che con la somma già incamerata ha avuto una boccata di ossigeno per le casse municipali. Rospo Mare, una delle piattaforme storiche al largo dell’Abruzzo, di proprietà della Edison, è secondo Legambiente l’impianto che ha estratto il maggior quantitativo di greggio. E continuerà a farlo fino al 9 marzo 2023. Una nuova proroga di ulteriori cinque anni è stata concessa il 9 marzo 2018  dal Ministero dello sviluppo economico per la piattaforma situata davanti alla costa tra Vasto e Termoli, nel  tratto di mare prospiciente il Parco della costa teatina. Il decreto autorizza “la prosecuzione del normale esercizio della coltivazione con gli impianti e i pozzi esistenti, senza variazione del programma dei lavori già approvato”.  

Anna Bontempo   (Il Centro)

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