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Il mare mangia la spiaggia, le case ormai a un metro

La furia del mare ha ulteriormente corroso il costone, assestando un altro duro colpo a quel pezzo di litorale interessato alla realizzazione della pista ciclopedonale della Via Verde. Le violente mareggiate di questi giorni hanno aggravato la situazione della scarpata di località Lago Dragoni, uno dei punti più critici della costa dei Trabocchi,  come ha avuto modo di accertare ieri il sindaco Nino Di Fonso, durante un sopralluogo che ha compiuto insieme alla polizia municipale e ai tecnici comunali.

“Sono indignato perché le autorità competenti ci hanno abbandonato”, commenta mentre è ancora sul posto il primo cittadino,”nessuno si degna di risolvere questa emergenza che tutti conoscono da anni. Oggi (ieri per chi legge ndc) sono qui in località Lago Dragoni, nel punto in cui dovrebbe essere realizzata la Via Verde,  per rendermi conto della situazione. Sono molto preoccupato”, continua Di Fonso, “perché il progetto da un milione di euro redatto dalla precedente amministrazione comunale non è stato approvato dal Provveditorato delle opere pubbliche. Questo territorio è abbandonato, ma io non mi rassegno: continuerò a chiedere agli enti sovracomunali di intervenire per mettere in sicurezza questo tratto di fascia costiera”.

La ricognizione compiuta ieri dal sindaco ha interessato anche altre aree della costa torinese, come la Borgata Marina, dove le mareggiate sono state talmente violente da invadere il lungomare.

“La situazione si è aggravata anche qui”, sostiene Di Fonso, “il mare è arrivato ad un metro dalle abitazioni. Chiederò alla Regione e agli enti preposti fondi per la manutenzione dei frangiflussi realizzati nel 1997. Non appena faro rientro in Comune invierò una serie di missive alle autorità competenti”.

Insomma, l’allarme continua a suonare a Torino di Sangro dove a marzo del 2018, dopo la comparsa di ulteriori crepe sul costone di Lago Dragoni,  sono stati effettuati alcuni interventi urgenti contro l’erosione consistenti nel rafforzamento della scogliera frangiflutti per un tratto di 200 metri.  I lavori, approvati dal servizio opere marittime della Regione, per un importo pari a 200mila euro, vennero eseguiti per fronteggiare la situazione di pericolo che si era venuta a creare nel tratto di Torino di Sangro interessato alla pista ciclo-pedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi che proprio da quelle parti rischia di interrompersi. In pochissimi giorni il fenomeno erosivo che da anni interessa quel pezzo di fascia litoranea si era  aggravato e la faglia si era fatta più profonda.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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