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Drugstore: vanno ai domiciliari i 14 arrestati

Sono tornati a casa in regime di arresti domiciliari dopo 4 mesi di detenzione in carcere i 14 indagati finiti in manette nel corso del blitz antidroga di Ferragosto. Il gup del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia ha ritenuto esaurite le esigenze cautelari ed ha accolto le richieste dei difensori, Giovanni Cerella e Raffaele Giacomucci.

Gli indagati distribuiti fra gli istituti di pena di Vasto, Lanciano, Chieti e Teramo hanno lasciato il carcere e potranno trascorrere Natale in famiglia. Qualche giorno fa la Procura ha comunicato ai difensori la conclusione delle indagini e il rinvio a giudizio per tutti. Ora i 14 indagati attendono la data dell’udienza.

Gli avvocati Raffaele Giacomucci e Giovanni Cerella, non escludono di presentare richiesta di rito abbreviato. La difesa dovrà opporsi ad una Procura agguerrita e decisa a contrastare il fenomeno dello spaccio che nel Vastese provoca a sua volta molti reati.. Nel caso dei protagonisti dell’operazione Drugstore, il pm Gabriella De Lucia il giorno dopo l’operazione dei carabinieri con 14 arresti e la scoperta delle case di tre famiglie rom trasformate in negozi di cocaina ed eroina, rimarcò l’ampiezza del fenomeno dello spaccio e il viavai di tossicodipendenti in città.

Le forze dell’ordine hanno intensificato negli ultimi tempi i controlli cercando di contenere il problema al quale sono collegati spesso furti e rapine. In giudizio saranno fondamentali le intercettazioni telefoniche.

“Quello che raccontano le intercettazioni“, scrisse ad agosto il gip Fabrizio Pasquale che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare “è inequivocabile. Le modalità con cui agivano gli accusati denotano una evidente professionalità ed esperienza e anche una vera e propria organizzazione allo spaccio”.

Secondo l’accusa le tre residenze rom di via Istonia e via Luci a Vasto e via Pertini a San Salvo erano diventate un punto di riferimento per gli acquirenti di droga e chi vi operava aveva contatti stabili con il mondo degli spacciatori. Contestualmente alle indagini sul presunto traffico di droga la Procura ha disposto verifiche anche sulla disponibilità patrimoniale delle persone arrestate per accertare l’intestazione delle proprietà immobiliari.

Paola Calvano (Il Centro)

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