L’autovelox, l’incubo degli automobilisti del Vastese è tornato. Due gli apparecchi accesi in questi giorni : uno sulla Adriatica 16 a nord di Vasto e l’altro sulla Trignina. Il cartello sistemato a Vasto non indica neppure i limiti. Tantissime le proteste. “Si vogliono riempire le casse degli enti pubblici in dissesto con i soldi dei cittadini”, hanno protestato gli automobilisti di Vasto.
Non è migliore l’umore degli automobilisti che percorrono la fondovalle del Trigno. Il presidente del comitato Protrignina, Antonio Turdò preannuncia battaglia. I misuratori di velocità questa volta sono gestiti dalla Provincia. “Anche la Provincia”, accusa Turdò “vuole fare cassa con noi automobilisti sulla Trignina. Sono arrivate all’ associazione le proteste di alcuni automobilisti che si sono visti recapitare multe e verbali emessi dalla polizia provinciale di Chieti nel territorio di Celenza Sul Trigno“, spiega Turdò.
Le rilevazioni vengono effettuate attraverso un apparecchio di rilevamento mobile lo ” Scout speed ” posizionato sui mezzi della polizia provinciale che percorrono la SS 650 Fondovalle Trigno. “Ma possibile”, tuona Turdò “che invece di pensare ai cinghiali, alle strade malmesse che sembrano mulattiere, e alla sicurezza degli automobilisti con servizi di manutenzione e prevenzione, la Provincia vuole fare cassa sulla pelle degli automobilisti”.
Turdò lancia quindi un appello. “Invito i multati sia di Vasto che della fondovalle del Trigno a venire negli uffici della nostra associazione per fare ricorso contro i verbali e la postazione di controllo che presenta diversi profili di illegalità. Una class action per mettere subito fine a questa ingiustizia”.
Paola Calvano (Il centro)
