«La mia non è una sconfitta: è una vittoria morale». Pensa positivo Umberto Di Primio, sindaco di Chieti di Forza Italia, uscito battuto nella sfida contro Mario Pupillo (Pd) per la presidenza della Provincia. Un altro passo falso per Di Primio dopo la candidatura sfumata in Regione. Ma Di Primio, alle prese con una maggioranza risicata in Comune, non si sente affatto in discussione.
«In politica i numeri valgono qualcosa e il centrodestra non aveva alcuna speranza di vincere queste elezioni. Era una partita persa in partenza. Non sono arrabbiato perché la mia candidatura è stata messa al servizio della coalizione: eravamo a conoscenza delle difficoltà e, proprio per questo, è stata scelta la mia candidatura e non quella di altri che a stento sarebbero arrivati al 20%. Partivamo da uno svantaggio di 20mila voti ponderati», dice Di Primio, «e in queste poche settimane abbiamo recuperato 12mila voti. Purtroppo, Lanciano e Vasto sono di centrosinistra e questo ha inciso sul risultato finale. La verità è che il centrodestra recupera consensi. E poi, da quando si sono chiuse le urne, in tanti mi hanno scritto messaggi di vicinanza, sia dai paesi che dalle città, in cui mi chiedono di andare avanti per ricostruire il centrodestra in provincia e in Regione, un centrodestra che adesso», accusa Di Primio, «non esiste perché ci sono solo soggetti autoreferenziali che non costituiscono il tessuto politico. Ora tutto è lasciato all’individualità e non va bene».
Il sindaco si dice certo che l’esito del voto non avrà ricadute sul Comune: «Abbiamo dimostrato che la maggioranza esiste ancora: abbiamo fatto i conti e sono usciti i nostri 17 voti».(Il Centro)
