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No alla nuova discarica, le firme ora sono mille

Mille firme raccolte in appena dieci giorni a Cupello e petizioni in tutto il Vastese. Cresce la mobilitazione contro la mega-discarica da 480mila metri che un operatore privato vuole realizzare a Valle Cena, nei pressi del polo impiantistico del Civeta. All’appello lanciato dal Comitato in difesa del comprensorio vastese hanno risposto diversi attivisti del territorio che ora stanno raccogliendo le firme a San Salvo e in altri comuni del Vastese. L’iniziativa è sostenuta anche da Apnea Team Abruzzo, l’associazione sportiva dilettantistica di Vasto che vuole sensibilizzare  alla costruzione di un autentico rapporto tra l’uomo e l’acqua per far vivere in modo consapevole la meraviglia di un tuffo nel mondo blu.

Più siamo e più potremo porci degli obiettivi sempre più grandi ed ambiziosi”, sostengono dal Comitato che ha avviato la petizione il 7 ottobre scorso a Cupello, in occasione della Fiera della Madonna del Rosario, raccogliendo in poche ore 750 firme contro il progetto relativo alla quarta vasca attualmente fermo alla Commissione regionale Via.

I promotori chiedono il rigetto sul presupposto che la mega discarica da 480.750 mc,  non prevista dal piano regolatore comunale né dal nuovo piano regionale dei rifiuti, costituisce “un vero e proprio assalto dei privati al nostro territorio, azzerando ogni tipo di protezione di interesse collettivo e comunitario circa la gestione dei rifiuti nell’alto Vastese”.

A sostegno delle ragioni del no i detrattori portano anche la circostanza che a Cupello esistono già 3 vasche del Consorzio pubblico Civeta, che dovrebbero essere a servizio di quest’ultimo,  ma la terza discarica  gestita dalla Cupello Ambiente, società che fa capo all’imprenditore pugliese, Rocco Bonassisa, si sta riempiendo  di rifiuti provenienti anche da fuori regione, riducendo così drasticamente la vita dell’invaso, passato da 15 ad 8 anni.

Questa circostanza è stata al centro dell’audizione dei sindaci del territorio in Commissione di vigilanza. In quella occasione gli amministratori hanno chiesto il contenimento dei rifiuti provenienti da fuori Regione per evitare che la terza vasca si esaurisca prima del previsto, spianando quindi la strada ad una nuova discarica. All’incontro erano presenti i sindaci di San Salvo, Villalfonsina e Cupello, Tiziana Magnacca, Mimmo Budano e Manuele Marcovecchio ed il vice sindaco di Casalbordino, Luigi Di Cocco. L’ingegner Luigi Sammartino del Civeta ha confermato che nel giro di due anni è stato occupato il 33% della volumetria e che il 57% dei rifiuti conferiti è extra-consortile. I sindaci sono riusciti a strappare un impegno: la riduzione del materiale proveniente da fuori Regione in sede di revisione dell’Aia.

Anna Bontempo  (Il Centro)

 

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