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Rifiuti, verso l’esaurimento la terza vasca del Civeta

Il contratto di servizio prevede una durata di circa 8 anni, ma con il flusso continuo dei rifiuti provenienti da fuori regione la terza vasca al servizio del Civeta è ormai in via di esaurimento. L’unico modo per porre un freno al conferimento del materiale extra-consortile nella discarica gestita da Cupello Ambiente è l’intervento della Regione. Ed è proprio al presidente vicario, Giovanni Lolli e al sottosegretario con delega all’ambiente, Mario Mazzocca che si rivolge il capogruppo consiliare della lista civica Il Cambiamento, Camillo D’Amico.

E mentre in paese scatta la mobilitazione, culminata domenica nella raccolta di 750 firme, promossa dal Comitato in difesa del comprensorio vastese, contro la realizzazione di una quarta discarica da 480mila metri cubi vicino al polo impiantistico del Consorzio, il gruppo consiliare del Pd convoca un incontro pubblico per venerdì 19 ottobre, alle 18, nella sala consiliare del comune di Cupello, al quale sono stati invitati a partecipare il commissario del Civeta, Franco Gerardini, il direttore dell’impianto Luigi Sammartino e il sindaco di Cupello, Manuele Marcovecchio rimasto finora silente. In ballo c’è il futuro del Consorzio pubblico alla luce degli investimenti annunciati, ma anche del progetto per la realizzazione di una quarta discarica da parte della Cupello Ambiente e dell’esaurimento della terza vasca la cui durata era fissata inizialmente in 8 anni.

“Nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) concessa dalla Regione alla Cupello Ambiente s.r.l. c’è la possibilità di reperire i rifiuti anche da ambiti extraconsortili senza specificarne i limiti geografici”, ricorda D’Amico, “ma questa opportunità non era contemplata nel bando di gara europeo che il Civeta  emanò allorquando l’assemblea dei sindaci dei comuni consorziati, deliberò la costruzione della terza vasca di servizio”.

Il consigliere comunale chiede quindi un intervento della Regione.

Sull’argomento interviene anche l’ex sindaco di Cupello Angelo Pollutri, oggi consigliere di opposizione, secondo il quale l’assemblea pubblica convocata per venerdi’ prossimo dal gruppo consiliare del Pd,  “avrà lo scopo di chiarire alcune scelte fatte dall’amministrazione che mi onoro di aver presieduto e dai piani di sviluppo concreti del Civeta  nel rispetto delle norme vigenti relative all’ ambiente”. Per Pollutri “si è ingenerato il classico fenomeno terroristico e psicologico su un’ attività pubblica rispettosa di norme vigenti e codici generali. Si sta buttando all’aria un piano di sviluppo per il territorio, consistente nella difesa dell’ambiente, nella salvaguardia occupazionale e in un modello di sviluppo ecologico”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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