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Raccolta degli indumenti usati, cancellata la gara

L’obiettivo era quello di ripristinare la raccolta degli indumenti, attraverso l’affidamento in concessione del servizio mediante il posizionamento sul territorio di 25 contenitori, ma la gara è stata annullata in autotutela . Il motivo? Una errata stima del valore della concessione la cui rivisitazione, si legge nel provvedimento di annullamento, consentirebbe “la più ampia partecipazione degli operatori interessati”.

In pratica il Comune si è reso conto, anche grazie ai quesiti posti dagli imprenditori nel corso della procedura di gara, che il ricavo di 6 euro per ogni chilogrammo di rifiuto raccolto è “sovrastimato” e che tale circostanza avrebbe pregiudicato la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese e, di conseguenza, non avrebbe assicurato un adeguato livello di concorrenza.

Per il responsabile dell’ufficio gare, Fernando Scampoli sussistono ragioni di interesse pubblico tali da giustificare l’annullamento in autotutela, tenendo conto che non vi è stata alcuna aggiudicazione e che la procedura si trova ancora in una fase in cui non si sono ancora consolidate posizioni di interesse”.

Tutto da rifare quindi. La gara, indetta tramite la centrale unica di committenza del Patto Territoriale Trigno-Sinello, aveva per oggetto il prelievo, il trasporto e il recupero di indumenti usati ed accessori di abbigliamento attraverso l’installazione, in modo uniforme sul territorio, di specifici contenitori dotati di maniglione per il conferimento e di dispositivi per evitare la sottrazione del materiale presente all’interno degli stessi.

Il criterio di aggiudicazione stabilito era quello del massimo rialzo sul canone complessivo della durata di cinque anni posto a base di gara, fissato in 125mila euro (25mila annui). L’annuncio relativo al ripristino del servizio – a costo zero per il Comune – era stato dato lo scorso mese di novembre dall’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci che insieme ai colleghi dell’esecutivo aveva approvato il progetto e fornito un indirizzo politico agli uffici. La delegata della giunta guidata dal sindaco Francesco Menna aveva specificato in quella occasione che, oltre a soddisfare le richieste dei cittadini, la raccolta degli indumenti usati e degli accessori di abbigliamento avrebbe garantito l’abbattimento della percentuale di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica , oltre a sostenere le persone in condizioni economiche precarie.

Anna Bontempo (Il Centro)

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