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Droga, al via le verifiche patrimoniali sugli arrestati

Operazione Drugstore. Al via gli interrogatori degli arrestati. Le dodici persone in manette sono state divise fra gli istituti di pena di Vasto, Lanciano, Chieti e Teramo. Non possono comunicare fra loro. Alcuni saranno interrogati in città, altri per rogatoria dai giudici teatini e teramani.

Ieri mattina a Lanciano è stato interrogato in carcere Rocco Di Rocco, 22 anni di San Salvo. Il giovane , assistito dall’avvocato Antonello Cerella ha fatto scena muta. Si è riservato della facoltà di non rispondere. Rocco Di Rocco a San Salvo abitava al piano terra nel condominio di via Pertini della famiglia Di Rocco con Giuseppe e Cesidio Di Rocco ed Elisa Spinelli.

“La famiglia Di Rocco”, recita l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabrizio Pasquale “è la più organizzata nel traffico di sostanze stupefacenti nell’hinterland vastese. Il numero di clienti che arrivavano contemporaneamente e anche più volte al giorno per l’acquisto di droga era altissimo . E’ evidente che dalla vendita di droga arrivavano introiti altamente remunerativi”.

Le telecamere hanno filmato l’andirivieni di persone che raggiungevano la casa per acquistare partite di sostanze stupefacenti. Contestualmente alle indagini sul traffico di droga la magistratura ha disposto anche verifiche sulla disponibilità patrimoniale delle persone arrestate.

“Occorre verificare”, ha spiegato il sostituto procuratore Gabriella De Lucia, titolare dell’inchiesta “l’intestazione delle proprietà immobiliari e come sono state acquistate”. Non avendo alcuna attività lavorativa, qualora gli indagati non riuscissero a dimostrare la liceità e regolarità dell’acquisto delle case non sono esclusi provvedimenti di confisca come avvenuto in passato per situazioni analoghe. Entro martedi saranno interrogati tutti gli indagati.

C’è grande attesa per le dichiarazioni di Adelaide Spinelli , 61 anni. La donna, stando alle intercettazioni telefoniche, risulta la gerente del traffico di droga che arrivava e usciva dalla casa di via Istonia. Nella stessa casa abita il figlio Vincenzo Bevilacqua. I due sono difesi dall’avvocato Raffaele Giacomucci. Prima degli interrogatori il legale preferisce non sbilanciarsi. “L’inchiesta è delicatissima. Sto valutando le accuse e mi regolerò di conseguenza”, afferma l’avvocato. Intanto le indagini proseguono e non è escluso che l’elenco delle persone coinvolte possa allungarsi ancora.

Paola Calvano (Il Centro)

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