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Droga comprata on line, sequestri anche a Vasto

Operazione “Giardini segreti”. Ancora una volta l’ombra della ‘ndrangheta si allunga a Vasto. C’è anche la città nel dossier della Procura distrettuale di Catanzaro che ha portato a termine una maxi operazione contro il narcotraffico e la vendita online di semi di marijuana light. Un locale della catena in franchising Empatia in piazza Verdi, nel centro cittadino di Vasto, è stato chiuso ieri mattina dagli uomini della squadra mobile del commissariato di Vasto su ordine del capo della squadra mobile di Chieti Miriam D’Anastasio.

“Il sequestro è preventivo”, spiegano gli investogatori. I sigilli sono stati messi alla serratura d’ingresso e sulla vetrata un cartello annuncia il provvedimento. Il titolare dell’attività – una donna di San Salvo incensurata – non è al momento indagata. Fino a qualche mese fa l’attività commerciale era di Donato Colombaro, 37 anni, arrestato nel 2015 dalla Polizia di Vasto per la coltivazione di canapa indiana con un  centinaio di piante alte anche due metri per un peso complessivo di 300 chili.

L’uomo, che a febbraio 2017 patteggio la pena a 4 anni di reclusione, è in una comunità di recupero. Il negozio è stato dato quindi in gestione. L’attuale gerente al momento non è fra le persone indagate.

Insieme al locale vastese la polizia di Vibo Valentia ha sequestrato altri 12 locali in tutta Italia. “Siamo riusciti, per la prima volta“, ha detto il titolare dell’inchiesta ì il procuratore distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri, “ad oscurare un sito internet che si occupava della vendita di migliaia di semi di canapa indiana definiti light, sequestrando e chiudendo oltre 12 negozi in tutta italia. Di fatto, con questa inchiesta”, ha proseguito il magistrato, “abbiamo dimostrato che dietro questo sito e ai negozi collegati era possibile acquistare semi di canapa in modo sistematico, anche all’ingrosso, per avere poi ulteriori riscontri”.

Né a Vasto né nei comuni vicini risultano indagati o arrestati.

La polizia vastese ha notificato il provvedimento di sequestro con grande discrezione. Le ordinanze di custodia cautelare riguardano 18 persone, ritenute responsabili di appartenere a un’associaizone per delinquere dedita al narcotraffico gestita da Emanuele Mancuso, figlio di uno dei capi dell’omonina cosca di ‘ndrangheta di Limbadi Pantaleone, alias “l’ingegnere”.

Otto persone sono finite in carcere, nove ai domicilairi e per una è scattato l’obbligo di dimora. L’operazione “Giardini segreti” è stata eseguita dalla polizia con il supporto del Servizio centrale operativo, insieme alle squadre mobili di Chieti, Catania, Catanzaro, Cosenza, Messina e Reggio lCalabria. L’inchiesta è all’inizio e non sono esclusi nuovi clamorosi sviluppi.

Paola Calvano (Il Centro)

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