Il Sindaco di Vasto, nella giornata di domenica, ha rilasciato sorprendenti dichiarazioni a una testata locale, in cui spiega che il pontile di Vasto Marina è stato riaperto dopo che i lavori si erano bloccati a causa dell’improvviso ritardo nell’arrivo di un legname africano, il cui utilizzo sarebbe stato prescritto dalla Sovrintendenza.
Per chiarire meglio i motivi per cui, trascorso un anno dagli annunci del Comune e diversi mesi dalla presunta data di consegna dei lavori (marzo), i lavori di sistemazione e ripristino della struttura non siano stati realizzati, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha inviato una dettagliata interrogazione al Sindaco.
Di seguito il testo della interrogazione:
Il sottoscritto Vincenzo Suriani, consigliere comunale del Comune di Vasto,
premesso che:
- in data 17 giugno 2018 è stato precipitosamente riaperto il pontile di Vasto Marina, il cui accesso era interdetto a vastesi e turisti da oltre un anno;
- la suddetta riapertura è avvenuta senza che fossero eseguiti i lavori più volti annunciati dal Comune di Vasto, ma solo una frettolosa riverniciatura della parte laterale del pontile e della parte superiore dei pilastri;
- lo stesso giorno il Sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha dichiarato a un sito internet locale, per giustificare la riapertura della struttura, che la Sovrintendenza avrebbe autorizzato i lavori solo se fosse stato utilizzato per il pavimento un non meglio precisato legname di origine africana, che non era stato potuto reperire dalla ditta, e che “Vista la stagione estiva alle porte non vi era alternativa (…) Se il legname africano del rivestimento arriverà tardi posticiperemo i lavori a fine stagione”;
- nella medesima dichiarazione il Sindaco avrebbe affermato che “al momento (…) le ditte che si sono offerte di risistemare il pontile gratuitamente hanno già provveduto alla sistemazione dei pilastri della struttura ed al rifacimento di una parte laterale”;
constatato che:
- i pilastri della struttura appaiono sempre nelle medesime condizioni in cui erano uno o due anni fa, al di là di una mano di vernice impermeabile che è stata data alla parte superiore dei pilastri stessi;
- la risposta del Sindaco giunge dopo numerose lamentele di cittadini e turisti, nonché dopo due post su Facebook di un consigliere di opposizione che ha segnalato come il pontile risultasse una volta chiuso e una volta aperto, a seconda di come venissero spostate le transenne di ingresso, senza che nessun lavoro stesse effettivamente venendo effettuato;
INTERROGA
il Sindaco e l’Amministrazione comunale per sapere:
- Come si chiama la tipologia di legno di origine africana che la Sovrintendenza avrebbe ordinato di utilizzare per il rifacimento del pontile;
- Quanti listelli occorrono di questo legno africano, di che dimensioni e con quali specifiche tecniche particolari;
- Con quale nota la Sovrintendenza ha prescritto l’utilizzo del suddetto legname africano, con che numero di protocollo, quando è stata ricevuta la nota della Sovrintendenza, in che data e in che ora e con che numero di protocollo, e si prega di fornire questa documentazione al consigliere scrivente;
- Quale giorno e a quale ora e con quali interventi tecnici sono stati “sistemati i pilastri della struttura”, quali materiali sono stati utilizzati per mettere in sicurezza i pilastri stessi e quando sia stato effettuato il collaudo dei pilastri;
- Quale giorno e a che ora sono stati eseguiti i lavori per mettere in sicurezza la pavimentazione del pontile che il 13 giugno appariva transennato e interdetto, e il 17 giugno appariva invece aperto mediante il semplice spostamento delle transenne.
Il Consigliere comunale
Vincenzo Suriani
