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Licia Zulli: non vergognatevi a raccontare errori

“Tanto affetto e soprattutto l’approvazione unanime per fare capire ad Antonella che è stata bravissima a denunciare chi la ricattava”. Licia Zulli responsabile del centro DonnaAttiva di Vasto non ha dubbi. Il caso di Antonella, la sedicenne ricattata e abusata da due ragazzi di poco più grandi di lei, deve diventare un esempio per chi subisce ricatti sessuali.

“In realtà“, dice Licia Zulli “è importante soprattutto per i minori , la prevenzione. Per prevenire occorre ascoltare”. L’educazione all’affettività dei minori per l’esperta, non può prescindere dall’ascolto.

“E’ così”, dice la Zulli. “E’ importante imparare a dirsi come mi sento e a dirlo alle persone care. La sfera intima e di relazione deve partire dall’ascolto. Una relazione è sana quando entrambi si sentono bene“.

L’approccio degli adolescenti con le relazioni è delicato e proprio per questo occorre seguirlo con attenzione ma è importante, a giudizio degli esperti insegnare ai giovani ad ascoltare se stessi e gli altri. In caso di malessere, disagio, dolore o peggio ricatti che fare ? Licia Zulli non ha esitazione.

“Cedere ad ricatto”, dice ” è il passaggio più sbagliato. Non bisogna avere vergogna di raccontare i propri errori. Qualsiasi problema si risolve con la denuncia. Antonella è stata una ragazza coraggiosa. Meriterebbe un premio. Ancora più bravo è stato il ragazzo che le ha consigliato di raccontare tutto ai carabinieri. E’ un esempio lodevole”, afferma la responsabile di Donnattiva.

Licia Zulli ogni giorno aiuta molte donne. In questa delicatissima vicenda ha fatto da mediatrice. “Quando si tratta di minori“, ricorda “vanno seguite delle procedure particolari e il Servizio tutela minori del Comune ha delle operatrici bravissime e preparate. Anche in questo caso grazie a loro e ai carabinieri è stata creata una rete che da un lato ha protetto la vittima dall’altra ha messo fine ad un incubo”.

Per Antonella non sarà rapido nè semplice voltare pagina, dimenticare gli ultimi due anni della sua giovane vita facendo finta che non è successo nulla. Certo la ragazza sta già meglio. L’auspicio di tutti è che grazie all’assistenza dei Servizi sociali e al ragazzo che l’ha convinta a liberarsi del ricatto, le ferite di Antonella possano rimarginarsi prima possibile.

Paola Calvano (Il Centro)

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