Giallo nel quartiere San Michele a Vasto. La polizia municipale insieme alla Asl e all’Arta ha sequestrato otto grossi blocchi di cemento che erano stati utilizzati per interdire l’uso di una piazzale come parcheggio ai residenti del condominio Aragona. Un divieto che ha dato origine ad un contenzioso fra i proprietari e chi nel 1971 acquistò quell’area all’asta . I cubi finiti al centro del contenzioso hanno cominciato a destare sospetti per lo strano colore assunto nei mesi scorsi.
Osservandoli meglio e più da vicino qualcuno ha notato che più che blocchi di cemento sembravano scatole piene di altro materiale. Da qui la segnalazione alle autorità competenti. I cubi avvolti nel nastro bianco e rosso su disposizione dell’autorità giudiziaria si trovano ora nel cortile di Palazzo Aragona. Il comandante della polizia municipale, Giuseppe Del Moro, non ha voluto per il momento sbilanciarsi. Il sequestro probatorio è stato disposto per eseguire accertamenti sulla natura del materiale fuoriuscito dai cubi, verificare se sono interamente farciti di materiale diverso dal cemento o addirittura materiale nocivo alla salute pubblica.
I blocchi sistemati nel cortile sono stati già visionati da una dottoressa dell’Arta di Teramo. La risposta dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale è prevista per martedi 5 giugno. I residenti contano le ore. A loro non è sfuggito l’uso di guanti da parte degli operatori mentre eseguivano le operazioni di verifica e sequestro.
“Non è possibile arrivare a delle conclusioni prima di eseguire tutti i necessari controlli”, dice il comandante della polizia locale Giuseppe Del Moro suggerendo di non arrivare a conclusioni affrettate. Certo è che i cubi farciti di altro materiale non sono una novità. I sequestri dei carabinieri forestali in tutta Italia non si contano più. A Vasto è la prima volta che accade e forse anche per questo la curiosità è tanta. Gli sviluppi della vicenda dipendono dai risultati delle analisi.
Paola Calvano (Il Centro)
