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Ai domiciliari tenta di aggredire il vicino di casa

Si aggrava la posizione dell’uomo denunciato venerdi dalla compagna per minacce e aggressione. Il suo nome non viene dato dalla polizia per tutelare la donna ( che ora è in un altro alloggio) e il figlioletto della coppia. Il dirigente del commissariato Fabio Capaldo conferma tuttavia che le denunce nei confronti del presunto energumeno ora sono due.

A firmare la nuova querela è M.C. , vicino di casa dell’uomo. Ieri M.C. è stato colto da malore ed è finito al pronto soccorso del San Pio terrorizzato dalle minacce ricevute dal coinquilino che è agli arresti domiciliari. M.C. chiede aiuto e attraverso IlCentro lancia un appello alla magistratura. “ Chiedo ai giudici di aiutarmi”, dice . “Sono terrorizzato. Quell’uomo vuole sgozzarmi. Non è giusto che io non possa tornare a casa”, racconta piangendo. La colpa di M.C. è quella di avere assistito dal balcone alla discussione che il suo vicino ha avuto con la compagna.

Lui mi ha visto ed ha urlato che mi avrebbe sgozzato. Ha provato ad entrare più di una volta a casa mia. Può farlo passando da una botola che è sul terrazzo. La sera in cui ha aggredito la compagna ha preso di mira anche me . Per la paura ho avuto un malore e ho dovuto chiedere aiuto al 118. L’ambulanza mi ha portato in ospedale. Quando dopo le cure sono tornato a casa ho subito una nuova aggressione . Domenica ho vagato per la città. Non posso tornare a casa.Questa mattina( ieri) mi sono sentito nuovamente male e sono al pronto soccorso. Aiutatemi. Sto malissimo. Non posso tornare a casa mia”.

L’avvocato di M.C., Simona Solaroli sta preparando una memoria da consegnare alla magistratura. Il legale del presunto aggressore, l’avvocato Raffaele Giacomucci invita M.C. alla calma. ” Il io cliente è fumantino ma non fa male a nessuno”, dice Giacomucci contestando l’accusa di aggressione. ” M.C. deve stare tranquillo. Il mio cliente non ha neppure toccato la compagna. Ha semplicemente litigato con lei. Anche nel caso di M.C. non mi sembra ci sia stata aggressione”, afferma l’avvocato Giacomucci.

L’ultima parola spetterà alla magistratura vastese dopo aver letto il verbale che è stato rimesso in Procura dalla polizia. E’ probabile che i giudici prendano una decisione oggi stesso stabilendo se aggravare o meno il regime di arresti domiciliari nei confronti del denunciato.

Paola Calvano (Il Centro)

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