Tentata violenza sessuale a Vasto marina. M.B. , anche se timorosa e titubante ha firmato ieri mattina nella caserma dei carabinieri la denuncia contro ignoti per l’aggressione subita lunedi scorso alle 8,30 del mattino sul lungomare Dalmazia, all’altezza del monumento alla Bagnante.
La donna, uscita dalla caserma non ha voluto commentare. Non vuole più parlare dell’accaduto. La sua unica speranza ora è che i carabinieri, nonostante i pochi elementi a disposizione riescano a identificare l’aggressore.
Ed è la speranza di tutti, perchè poco importa che l’aggressore non sia riuscito nel suo intento. M.B. a causa dei colpi ricevuti è stata costretta a sottoporsi ad una profilassi antitetanica.
Se ci fossero telecamere private nella zona che hanno ripreso l’uomo con il cappuccio che l’ha colpita alla schiena con una bottiglietta prima di afferrarla, le immagini potrebbero essere di grande aiuto. Molto utile potrebbe rivelarsi anche la testimonianza di qualche automobilista o sportivo di passaggio che ha sentito urlare M.B. o ha notato la colluttazione fra lei e il suo aggressore.
La donna è traumatizzata. Spaventata e offesa anche dall’atteggiamento incredulo di qualcuno. “Da parte nostra abbiamo avviato il protocollo per fornirle tutto l’aiuto di cui ha bisogno”, dice il maggiore dei carabinieri, Amedeo Consales. Anche Licia Zulli, presidente dell’associazione Donnattiva ha offerto il suo aiuto. Anche psicologico. Prendendo spunto dalla vicenda, le forze dell’ordine ricordano che sono a disposizione di tutte le donne, ma che è necessario affidarsi a loro con fiducia, raccontando tutto senza timori se si vogliono punire i responsabili.
Occorre ricordare anche che c’è il numero 1522, messo a disposizione dal Ministero delle Pari Opportunità, per il contrasto alla violenza sulle donne, attivo 24 ore su 24 e cui tutte possono rivolgersi in caso di bisogno.
Paola Calvano (Il Centro)
