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Spilla soldi a 94enne e figlio. Badante nei guai per truffa

Da angelo custode ad abile truffatrice. Per mesi è riuscita a spillare soldi ad una 94enne e al figlio invalido e anche lui anziano con bugie e raggiri. Una badante di 51 anni di Furci che lavorava in nero ,è finita nei guai. La donna è stata denunciata per truffa aggravata. A smascherarla è stato l’avvocato delle vittime.
La cinquantunenne , una donna dolce, gentile e all’apparenza generosa e disponibile ,raggirava la nonnina di 94 anni e il figlio disabile da quasi due anni. Con la scusa di fare da tramite per l’invio di denaro all’avvocato della pensionata che si trova in Lombardia e che si stava occupando di una vicenda legale della nonnina, la badante si è fatta consegnare in più rate circa 6 mila euro.
Per dimostrare di aver fatto il proprio dovere mostrava ricevute postali mistificate (in realtà riguardavano una causa civile in atto) oppure assicurava di aver depositato i soldi presso la cancelleria del giudice di pace di Gissi ( un giudice diverso rispetto a quello dinanzi al quale era iscritta la causa). Nell’ufficio giudiziario la donna aveva un complice a cui l’anziana ha consegnato in buona fede anche una tranche di 700 euro alla presenza della badante. “Il piano criminoso”, dice il legale della 94enne che preferisce mantenere il riserbo “andava avanti dalla fine dell’estate scorsa, data in cui sono ripartita per il mio domicilio lavorativo”. Il disegno truffaldino sembrava perfetto. In effetti era stato architettato nei minimi dettagli: la badante utilizzava come “passepartout” il nome della stimata e ignara legale, che viveva a 800 Km di distanza ,per farsi consegnare le banconote. A volte 700 euro, a volte 1.000. L’anziana si fidava ciecamente. Ad un certo punto però anche se tanto lontano l’avvocato si è insospettita per l’inusuale “interesse” che la badante aveva per le vicende legali dell’anziana. Un sms inviato dalla donna ha aumentato i sospetti.
Il giorno di Pasqua, l’avvocato, tornato a Furci ha smascherato il gioco truffaldino. Ha fatto chiamare la badante a casa degli anziani e dinanzi a loro e ad un testimone l’ha costretta ad ammettere la truffa. La badante si è impegnata a restituire il bottino.
Diffidata formalmente dall’avvocato Vittorio Desiati del foro di Vasto, a tutt’oggi però non ha restituito la refurtiva.
Sulla donna denunciata indagano i carabinieri. Sulle indagini c’è il massimo riserbo istruttorio. La vicenda potrebbe riservare altre sorprese.
Paola Calvano (il centro)
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