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Rifiuti non pericolosi, il Tar boccia il ricorso dei soci

E’ inammissibile il ricorso presentato dalla società Valle Cena srl che in località Cicella, a poca distanza dall’impianto del Civeta di Cupello, ma in agro di Furci, vuole realizzare una discarica per rifiuti non pericolosi.  Queste le conclusioni  a cui sono giunti Alberto Tramaglini (presidente), Renata Emma Ianigro e Carlo Buonauro (consiglieri), secondo i quali “è stato impugnato un atto di natura istruttoria che non riveste carattere di definitività, non è idoneo a concludere il procedimento e pertanto non  impugnabile in  via autonoma, in quanto la lesione della sfera giuridica del destinatario è di regola imputabile all’atto che conclude il procedimento”.

In sostanza la società, che fa capo all’imprenditore vastese Giovanni Petroro, rappresentato e difeso dall’avvocato Cristiano Bertoncini, aveva chiesto l’annullamento dell’atto con cui il Comitato di Coordinamento Regionale per la valutazione dell’impatto ambientale (Crr  Via), aveva previsto una integrazione della documentazione.

Nel ricorso con cui la Valle Cena aveva chiesto di verificare la legittimità delle “pretese istruttorie” avanzate dal Comitato Via,  si sono costituiti la Regione Abruzzo, l’Arta (Agenzia regionale per l’ambiente)  e il comune di Furci , con il sindaco Angelo Marchione in testa, da sempre contrario   ad  un intervento fonte di preoccupazione per la comunità locale.

La decisione dei giudici amministrativi non è che una delle tante puntate di una storia che và avanti dal 2005 e che sembrava definitivamente archiviata nel 2015 dopo la grande mobilitazione di comuni ed associazioni,  nettamente contrari al progetto per le ricadute negative sull’agricoltura e per alcune criticità del sito oggetto dell’intervento: un’area delicata sia per quanto riguarda l’assetto idrogeologico, sia dal punto di vista della viabilità.

In realtà il progetto, che ha registrato stand by e brusche frenate,  è stato modificato negli anni.  Mentre quello presentato inizialmente e archiviato definitivamente dal Comitato Via nel 2015, prevedeva una discarica di rifiuti speciali, in data 2 dicembre 2016 veniva presentata una variante in riduzione mediante l’eliminazione della sezione impiantistica di trattamento e la rinuncia all’ammissibilità dei rifiuti pericolosi. Il progetto attuale prevede quindi una vasca di 150mila metri cubi che dovrebbe accogliere rifiuti non pericolosi di diverse categorie per sei anni. La stima è di 25mila metri cubi l’anno. Dopo l’esaurimento della capienza verrà avviato il ripristino ambientale con la piantumazione di alberi e altre specie vegetali. L’area interessata è una zona di campagna, tra il fiume Treste e il torrente Cena, non lontano dai comuni di Cupello e San Buono, vicino all’impianto di compostaggio e riciclaggio del Consorzio intercomunale di Cupello.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

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