Decine di navi in arrivo ogni mese, migliaia di furgoni imbarcati per la Russia, l’Ucraina e la Croazia ma anche importazioni dall’Asia e dall’Africa Punta Penna nonostante la crisi e la concorrenza di altri scali è riuscita a conquistare un mercato ostico come quello dell’Egitto e della Malesia.
Ieri mattina ben tre navi porta container hanno fatto scalo a Vasto. I tre mercantili sono arrivati da tre distinti punti del globo: Malesia, Egitto e Ucraina. In totale hanno scaricato 25 tonnellate di merci. 8 tonnellate di olio di palma, 10 di argilla e 7 di fosforite.
Per Punta Penna un altro successo. Di sicuro il porto di Punta Penna resiste ai venti di crisi che flagellano l’Abruzzo. Anzi è diventato un valido strumento di protezione e rilancio per tutti gli operatori che gravitano attorno al settore commerciale.
“Sia le esportazioni che le importazioni sono un importante risultato per lo scalo istoniense” conferma l’ amministratore delegato della AMV , agenzia marittima e impresa portuale di Vasto, Pietro Marino. La profondità del bacino, la sua posizione e un pool di esperti riescono a soddisfare pienamente i clienti più esigenti.
Da Vasto i container raggiungono i Paesi dell’Est , l’Oriente e il Nord Africa. L’export e gli scambi commerciali guardano sempre più ad est (dopo la Russia, Ungheria e Polonia anche la Cina) ma non disdegnano l’Europa. L’arrivo delle navi feeder sono ormai settimanali. Il porto sta cambiando volto. Gli esperti prevedono un estate di grande lavoro. I due terzi del sistema produttivo regionale insistono su Vasto. Il bacino inserito in un crocevia di un sistema integrato di infrastrutture logistiche è guardato con interesse crescente dai più grandi produttori internazionali e monitorato periodicamente quale indice economico. Il porto, a detta di tutti gli industriali è divenuto un valido strumento per ridurre i costi e procurare nuovi investimenti.
“Le imprese portuali “, dice Marino ” in sinergia con l’ agenzia marittima stanno mettendo in campo tutte le loro risorse per offrire un servizio eccellente e dare un forte segnale a tutte le aziende che vogliono utilizzare lo scalo di Vasto per far arrivare o partire le merci”.
Questo appeal è dovuto ad una serie di importanti risultati ottenuti nell’ultimo anno e confermati dal comandante Cosimo Rotolo : il dragaggio dell’avamporto che ha reso più sicuro l’ingresso e l’uscita delle navi; l’area commerciale aumentata grazie alla recente consegna dell’area di risulta proveniente dalla demolizione dello stabile del vecchio mercato ittico (ben 3.000 m 2 ) ed infine le banchine commerciali e l’area interessata dallo stoccaggio delle merci delimitate con idonea recinzione, in linea con la normativa internazionale di sicurezza vigente.
Alle merci già trattate in porto negli anni passati si sono aggiunti negli ultimi mesi nuovi o ritrovati prodotti che hanno permesso un salto in avanti : traffici di grano con l’Est e Ovest Europa, componentistica delle pale eoliche e di prodotti grezzi alla rinfusa come , bentonite e urea. I lavori di ammodernamento del bacino prevedono i box pesca e le colonnine acqua/elettricità da parte della Regione, il dragaggio completo del bacino portuale e la risistemazione degli arredi portuali (parabordi, bitte e impianto antincendio).
Paola Calvano (Il Centro)