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Oasi naturale, cantieri più sicuri e telecamere

Verrà sistemata la stradina sterrata che conduce a Mottagrossa, la spiaggia ciottolosa della riserva naturale di Punta Aderci. Il sentiero esistente, impervio e dissestato, verrà ripristinato con della brecciolina e, nei punti più degradati, con pietrame di medie dimensioni. In alcuni tratti saranno sistemate delle staccionate di protezione e installata la cartellonistica di indicazione del sentiero.

L’intervento, finanziato con fondi Por-Fers 2014-2020, è previsto nel progetto per la valorizzazione della riserva naturale di Punta Aderci, assurta agli onori della cronaca nazionale e delle riviste specializzate per le sue incantevoli spiaggette meta in estate di migliaia di visitatori. L’opera pubblica non contempla solo la sistemazione della stradina sterrata che conduce a Mottagrossa, ma anche del sentiero che da Punta Aderci arriva fino al bosco di Don Venanzio in territorio di Pollutri, oltre all’allestimento di un’area pic nic e l’installazione di 8 telecamere nell’area delle scalette di ingresso a Punta Penna, lungo i vialoni della zona industriale.

L’impianto sarà unico e centralizzato. Il progetto prevede anche la piantumazione di alberature autoctone con l’indicazione precisa delle essenze da mettere a dimora: Leccio, Ligustro e Alloro. Gli interventi mirano al miglioramento e all’incremento dei servizi offerti ai turisti. I percorsi previsti, accessibili alle mountain bike garantirà, secondo l’amministrazione comunale che ha chiesto ed ottenuto i fondi dalla Regione, consentiranno di incrementare l’offerta naturalistica, portando di fatto un miglioramento della fruizione del territorio. L’utilizzo mirato dei materiali aiuterà a non immettere elementi fuori contesto di tutela e rispetto dell’ambiente. Ma non mancano i motivi di apprensione, riconducibili sostanzialmente a comportamenti poco rispettosi dell’ambiente.

“Ben venga la sistemazione della stradina che conduce alla spiaggia di Mottagrossa”, commenta Stefano Taglioli, guardia ecologica del Wwf e coordinatore del gruppo fratino di Vasto, “ma sarebbe auspicabile, per evitare quello che è successo il lunedì di Pasqua, ma anche nei giorni precedenti, che contestualmente al ripristino della percorribilità del sentiero venisse realizzata un’area di sosta a monte e installata una sbarra per evitare che le macchine arrivino fin sulla battigia. Bisogna consentire l’accesso solo ai mezzi autorizzati e a quelli di soccorso. In caso contrario”, avverte Taglioli, “sarebbe solo il modo per agevolare i comportamenti incivili di chi, incurante di trovarsi in un’area protetta, abbandona il pattume ovunque”.

Nonostante il sentiero sia ridotto in pessime condizioni gli automobilisti riescono ad arrivare indisturbati con le macchine fin sulla spiaggia ciottolosa dove il giorno dopo la Pasquetta sono stati rinvenuti piatti di plastica e avanzi di cibo. I rifiuti abbandonati dopo il pic nic all’aria aperta hanno reso necessaria una imponente opera di pulizia.

Anna Bontempo (Il Centro)

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