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Piattaforma, adesso il Comune vuole 200mila euro

 

 

Il Comune reclama 200mila euro per il pagamento di Ici e Imu, ma la Edison spa  impugna gli avvisi di accertamento inoltrando cinque ricorsi alla Commissione Tributaria Provinciale di Chieti chiedendone l’annullamento. E’ braccio di ferro tra l’azienda leader nel settore energetico e l’amministrazione comunale casalese che, al pari di altri enti, ritiene che anche le piattaforme siano soggette al pagamento dei tributi locali.

La questione è di strettissima attualità alla luce di una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che ha rigettato  i ricorsi  promossi dalla Edison S.p.a contro gli avvisi di accertamento Ici, Imu e Tasi emessi dal Comune di Vasto,  accogliendo la tesi portata avanti dall’amministrazione comunale  sulla legittimità degli accertamenti tributari notificati e relativi alla piattaforma in mare denominata “Rospo Mare C”.

La somma complessiva degli accertamenti impugnati, in quel caso,  era pari a 2.470.723 euro.

Per quanto riguarda  Casalbordino, invece,  i tributi reclamati si riferiscono alla piattaforma per l’estrazione di gas presente al largo della costa e ad oggi inattiva. La Edison, una delle principali società produttrici di energia elettrica in Italia, ha impugnato gli avvisi di accertamento relativi all’Ici del 2011 e all’Imu riferita agli anni 2012, 2013, 2014 e 2015. Ne è nato un contenzioso che è ora all’esame dell’organismo deputato alle controversie tributarie. Trattandosi di questione particolarmente complessa la giunta comunale guidata dal sindaco Filippo Marinucci ha nominato un professionista esterno all’ente, il dottore commercialista Lino Nicola Gentile di Sulmona, incaricato di tutelare gli interessi del Comune.

La decisione della Commissione Tributaria Provinciale è particolarmente attesa. Pur non essendo l’esito scontato,  l’amministrazione comunale è abbastanza fiduciosa.   Ci sono già state, infatti,  importanti sentenze che hanno affermato la legittimità dei comuni nel richiedere il pagamento dei tributi locali alle piattaforme (sia petrolifere, sia per l’estrazione di gas) presenti lungo le coste, sancendo quindi il principio che anche in mare aperto è possibile far pagare le tasse alle Multinazionali. La cronaca è ricca di episodi. Tre anni fa fece scalpore a Ragusa il verbale della Guardia di Finanza che comminò alla Edison una multa da 30 milioni di euro per omesso pagamento dell’imposta sugli immobili.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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