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Ditte senza acqua, adesso c’è un piano da 23 milioni di euro per stanare tutti i furbi

Stop ai prelievi non autorizzati di acqua dal Trigno. Il Consorzio di Bonifica vara un progetto da 23 milioni di euro per impedire captazioni e prelievi illegali. Il progetto prevede il varo di dispositivi e accorgimenti che proteggeranno gli impianti lungo un percorso di 44 chilometri da San Giovanni Lipioni a Lentella.
L‘ALLARME. Era stato un manager della Pilkington ad agosto 2017 in piena emergenza idrica a lanciare l’allarme. La quantità di acqua rilasciata dalla diga di Chiauci arrivava a valle in quantità, ingiustificatamente ridotta.  Pilkington Italia  sollecitò il Consorzio di bonifica ma anche le forze dell’ordine  a predisporre adeguati controlli lungo tutto il percorso del fiume Trigno al fine di individuare sospettati prelievi non autorizzati oltre che eventuali usi impropri.
I CONTROLLI. La denuncia bloccò il malvezzo. I carabinieri forestali,per evitare che possa accadere ancora, come altri organi di vigilanza, compiono periodicamente  i controlli sul Trigno  per accertare e punire eventuali prelievi abusivi di acqua, così come il prelievo abusivo di fauna ittica. Ciò in linea sia con le richieste dei cittadini, degli agricoltori e con le posizioni espresse dai sindaci della vallata.
Per contrastare i prelievi abusivi che in periodi di siccità ed emergenza idrica rischiano di arrecare ulteriori gravi danni alle carenti risorse idriche del Vastese è stata  programmata una più intensa e serrata attività di controllo sul territorio, individuando i tratti di fiume che per le loro caratteristiche potrebbero essere maggiormente soggetti al compimento di attività illecite e predisponendo servizi mirati alla loro repressione.
Il RUOLO DEL CONSORZIO DI BONIFICA. I giorni da bollino rosso della scorsa estate non sono stati dimenticati. L’attenzione del commissario del Consorzio di bonifica, Franco Amicone è ora puntata sulla quantità ingiustificatamente ridotta di acqua che da Chiauci arrivava a valle. Sei mesi fa è stato accertato che la dispersione durante il percorso era pari al 50%.
« Grazie ad un corposo finanziamento gli impianti saranno dotati di dispositivi anti-prelievo”, conferma Amicone. “In più sono previsti  controlli mirati. il Consorzio  cercherà di stanare eventuali furbetti», avverte il commissario. L’ente di bonifica ha predisposto accurate verifiche su tutto il percorso del fiume ( 44 chilometri)  al fine di verificare e individuare prelievi non autorizzati ed eventuali usi impropri. «Quello che è successo a luglio e agosto 2017 è incredibile. Non intendiamo più abbassare la guardia anche se difficilmente si ripresenterà una situazione analoga a quella della passata estate. Il Consorzio ha appaltato i lavori per la sistemazione dell’ammasso roccioso e quelli per la messa in sicurezza delle paratoie della diga di Chiauci. “Salvo imprevisti”,dice Amicone “l’estate prossima potremmo avere il doppio dell’acqua a disposizione».
Paola Calvano (Il centro)
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