Neanche la neve e il freddo lo hanno fermato. Nonostante le condizioni meteo Antonio Borromeo, presidente dell’associazione Papi Gump, ha continuato anche in questi giorni la sua protesta in piazza Barbacani, di fronte al Municipio. Il motivo? Il Comune non ha risposto alla sua richiesta di occupazione di suolo pubblico per la festa del papà e della famiglia, iniziativa che, forte del successo avuto con la prima edizione, avrebbe voluto riproporre anche quest’anno programmandola per il 18 marzo.
“Continuerò ad oltranza, fino allo sciopero della fame”, avverte Borromeo, “perché è una questione di diritti negati. Fanno finta di niente, mi evitano. Ricordo che lo scorso 8 gennaio ho protocollato in Comune una richiesta di occupazione di suolo pubblico per fare la festa del papà, ma ad oggi non ho ancora avuto alcuna risposta scritta che pretendo come cittadino e come presidente di una associazione. All’amministrazione comunale non chiediamo un centesimo, facciamo tutto a spese nostre, come abbiamo fatto l’anno scorso. Alla comunità non costerebbe niente. Non riesco a capire perché questa festa non si possa fare”, insiste il presidente di Papi Gump che da anni porta avanti le sue battaglie sui diritti negati.
Borromeo ha cominciato la sua protesta lunedì scorso. Finora gli hanno manifestato solidarietà sei consiglieri del centrodestra, che hanno censurato l’atteggiamento dell’amministrazione comunale e Agnese Paris, candidata alla Camera nelle liste di Italia agli italiani. Davide D’Alessandro lo ha invitato ad “interrompere la protesta, non prendere altro freddo, di non fare scioperi della fame e di organizzare la Festa del papà occupando abusivamente il suolo pubblico”.
Anna Bontempo (Il Centro)